Cronaca

Cremona patria delle 500? A Casalmaggiore nasce un calendario 2020 molto fitto

Il Fiati 500 Club Italia vanta un primato: è quello più ricco - a livello di associati per un club legato a un marchio e a un modello automobilistico - di tutto il mondo, con ben 22mila soci in tutto il pianeta.

CASALMAGGIORE – Cremona patria delle Fiat 500? Forse non è esagerato lanciare questa suggestione. Se n’è parlato, infatti, domenica mattina nel raduno regionale organizzato a Casalmaggiore presso la Canottieri Eridanea, che è servito per fare il punto della situazione, aggiornarsi a livello di normative e soprattutto pensare al prossimo anno.

Domenico Romano, presidente fondatore e tra gli organizzatori, ha chiesto un aiuto a Sante Granelli, di Gussola, sempre in prima linea quando si tratta di portare in alto il marchio della Fiat 500, il cui Club Italia vanta un primato: è quello più ricco – a livello di associati per un club legato a un marchio e a un modello automobilistico – di tutto il mondo, con ben 22mila soci in tutto il pianeta. A Casalmaggiore si sono ritrovati 27 fiduciari coordinatori da tutta la Lombardia, con rappresentanza anche dall’Emilia Romagna, oltre ad alcuni soci. Tra questi non poteva mancare Raul Tentolini, 85 anni, già presidente in passato dei probiviri e anima sin dalla prima ora di questo Club, con la sua Fiat 500 consegnatagli dalla mamma, un pezzo più unico che raro immatricolato nel 1966. Un evento, quello di Casalmaggiore, anche culinario grazie allo chef Franco Boffa.

Come detto, Cremona (come provincia) potrebbe divenire fulcro nevralgico a livello interregionale di queste manifestazioni. Il raduno di domenica a Casalmaggiore, per cominciare, è stato uno dei tre organizzati in tutta Italia (gli altri due nelle Marche e in Sardegna). Tra le tappe in vista del 2020 vi è quella di Milano in primavera e poi del 26 aprile a Gussola. Ma la terza domenica di settembre 2020, che cade il 20, vi sarà un grande evento a Cremona, che mira a valorizzare il museo verticale del Torrazzo. Infine è emersa forte e chiara la volontà di alternare tra Cremona e Mantova, province vicine, l’evento interprovinciale che, a cadenza biennale, consentirà alle due città di “palleggiarsi” il maxi raduno.

G.G.

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