Lettere

CR MN, un chiaro no
all'autostrada e a
ulteriore consumo di suolo

da Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile)

 

Caro direttore,

La questione dei collegamenti Cremona-Mantova è rimasta irrisolta per decenni. Non ha trovato soluzione nei tempi d’oro del boom economico, quando tutto sembrava possibile e sostenibile; si ripresenta oggi, quando l’inadeguatezza e l’obsolescenza del sistema dei collegamenti esistenti non è più sopportabile, sia dal punto di vista strategico per le aziende del territorio, sia dal punto di vista ambientale, per tutte quelle persone che vivono lungo il tracciato della SP 10. Un intervento migliorativo é ormai indispensabile e non rinviabile. Ma mentre riteniamo che sviluppo e occupazione siano influenzate solo marginalmente dall’adozione di una soluzione piuttosto che un’altra, non altrettanto si può sostenere per l’ambiente, il paesaggio, la vocazione agricola del territorio e la qualità della vita di chi abita nel territorio.
In campagna elettorale ci siamo impegnati e dichiarati sul tema specifico coerentemente con l’idea di uno sviluppo sostenibile, di un green new deal e di un contrasto al consumo di suolo. In linea con questa impostazione programmatica, al di là della notizia che la Regione sia pronta a mettere soldi per l’autostrada, come amministrazione dovremo verificare molto attentamente la sostenibilità economica di tale opera (per non trovarsi l’ulteriore inutile striscia d’asfalto sul nostro territorio che poi nessuno è in grado di gestire economicamente); le opzioni alternative quali la riqualificazione della vecchia provinciale o il raddoppio in sede (confrontando i dati sull’impatto ambientale di tali soluzioni rispetto all’autostrada) e subordinare comunque ogni decisione alla realizzazione prioritaria del raddoppio ferroviario della tratta Milano-Cremona-Mantova, da realizzare prima e non dopo o durante la risistemazione dell’impianto viario.
Quindi messi da parte i facili entusiasmi e le facili soluzioni, prima di ogni decisione, vogliamo poter verificare e mettere a confronto costi, impatti sull’ambiente, flussi di traffico e sostenibilità economica dell’infrastruttura tenuto conto che solo una parte marginale degli attuali flussi veicolari che oggi percorrono la SP10 si trasferirà su un’eventuale autostrada a pagamento, in cui sarà previsto un solo casello intermedio nell’intera tratta. Senza sottovalutare poi un altro importante argomento, che ha ispirato la nostra scelta di stralciare la strada sud dal pgt: ovvero, che una nuova infrastruttura viabilistica creerebbe, tra il costruito esistente e il nuovo, una terra di mezzo che diventerà facilmente area urbanizzabile o edificabile, incrementando le tentazioni di un  ulteriore consumo di suolo.
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