Giornata di raccolta rifiuti per i 'ragazzi di Canneto': recuperati anche liquidi altamente inquinanti
Le foto parlano da sole: raccontano di un gruppo di ragazzi che si ritrovano per cercare di porre rimedio alle malefatte di un esercito di cretini sempre pronti a lordare l'ambiente in cui vivono o in cui passano con i loro rifiuti

CANNETO SULL’OGLIO – Hanno raccolto davvero di tutto, e in gran quantità, i ragazzi di Canneto sull’Oglio da tempo impegnati nella raccolta dei rifiuti abbandonati in ogni dove. Una battaglia ciclopica la loro, un manipolo di ragazzi contro l’infinita imbecillità di tanti. Sabato hanno dedicato l’intera giornata alla ‘missione’: Francesco Mauroner, Davide Tama, Paolo Casnici, Lorenzo Grazioli, Davide Morbix, Matteo Moriero, Massimo Volpi.
Le zone ‘ripulite’ sono la strada interna da Canneto a Bizzolano, la strada tra l’incrocio di Bizzolano e il Ponte di Canneto-Acquanegra e la piazzola sulla strada tra Canneto e Casalromano
“Si trova veramente qualsiasi cosa – scrivono – soprattutto nella piazzola: rifiuti sia di chi sosta sia di chi vedendo sporcizia in accumulo, non si fa molti problemi ad aggiungerne altra. Molte cose, tra cui alcune molto nocive, sono state rinvenute in prossimità dei corsi d’acqua. Monitor, pc portatile, ferro da stiro, pneumatici, pentole, quantità indescrivibile di rete metallica, cestino in ferro, accessori vivaistici, lamiere, carta catramata, pezzi di auto incidentate, carica batterie, tubi e canaline, reti da pesca di bracconieri, cassette di plastica, teli di plastica, coperte, asciugamani, scarpe e altri indumenti, liquido per radiatori, fustini vari e poi i più tradizionali pacchetti di sigarette, bottiglie d’acqua, di birra, di vino, lattine”.
Le foto parlano da sole: raccontano di un gruppo di ragazzi che si ritrovano per cercare di porre rimedio alle malefatte di un esercito di cretini sempre pronti a lordare l’ambiente in cui vivono o in cui passano con i loro rifiuti. Una battaglia, quella dei ragazzi di Canneto, della quale va dato loro merito.
“Servirebbe così poco per non sporcare – scrive Francesco Mauroner – eppure pare non si riesca proprio a non farlo. Purtroppo i rifiuti non si dissolvono nel nulla ma vanno a inquinare terreni e l’acqua con la quale poi si va ad irrigare. Perché ci vogliamo così male da auto danneggiarci? Domanda che non troverà risposta finché non cambiano le persone”.
N.C.