Un bolide è caduto a Capodanno, ma il boato udito nei cieli del comprensorio è un altro fenomeno
“L’ipotesi più probabile - ci è stato risposto via mail dall'Osservatorio Prisma - è che si sia trattato di un altro evento, senza connessioni con quello che ha dato origine al meteorite”. Il mistero dunque rimane.

La scoperta, nella provincia modenese, di alcuni frammenti di meteorite caduti nel tardo pomeriggio di Capodanno 2020, ha certificato che dunque un bolide si è effettivamente frantumato nel cieli del Nord Italia. E ha fatto tornare la suggestione circa l’episodio verificatosi qualche ora prima e avvertito distintamente nel comprensorio Oglio Po, sia nel Casalasco che nel Viadanese, oltre che in alcuni comuni “di confine” del Cremonese, come San Daniele Po.
Tuttavia è improbabile che il boato avvertito e segnalato da diversi lettori abbia a che fare con un meteorite esploso, mentre è certo che non si tratti dello stesso fenomeno registrato – e certificato – a Capodanno. Il motivo è semplice ed è cronologico: il boato registrato, con tanto di bagliore luminoso, e avvertito nel Casalasco-Viadanese risale alla tarda serata (attorno alle 22.30) del 30 dicembre. Il meteorite caduto nei cieli dell’Emilia Romagna, invece, è un evento registrato dall’Osservatorio Astronomico Prisma alle 19.26 del 1° gennaio.
Incuriositi, abbiamo chiesto lumi allo stesso Osservatorio sui due fenomeni, ravvicinati sì ma non a tal punto da poter coincidere, dato che tra una esplosione e l’altra sono passati quasi due giorni interi. “L’ipotesi più probabile – ci è stato risposto via mail – è che si sia trattato di un altro evento, senza connessioni con quello che ha dato origine al meteorite”. Il mistero dunque rimane: non si esclude, a tal proposito, il passaggio di un aereo supersonico sotto la soglia del suono, che ha provocato il cosiddetto bang sonico.
Tornando al bolide registrato a Capodanno, ecco il comunicato dello stesso Centro Prisma: “Il pomeriggio del 1 gennaio, alle ore 18:26:54 UT (le 19:26:54 in Italia), un bolide molto luminoso – ossia una meteora particolarmente brillante, generata dalla caduta in atmosfera di un piccolo frammento roccioso di origine asteroidale – ha attraversato i cieli del Nord Italia e ben 8 camere della rete PRISMA ne hanno rilevato il passaggio. Fra queste, i dati utilizzabili per i calcoli effettuati dagli esperti di PRISMA sono stati quelli raccolti dalle postazioni di Bedonia, Cecima, Felizzano, Loiano, Navacchio e Rovigo che hanno permesso di delimitare la zona di probabile caduta della meteorite confinandola attorno al paesino di Disvetro, pochi km a nord-ovest di Cavezzo, in provincia di Modena. In quella zona sono stati in effetti ritrovati frammenti del bolide al suolo il 4 gennaio”.
G.G.