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Giorno della Memoria: Bozzolo si commuove al cimitero ebraico

Ogni anno si ricorda, in questa giornata, gli orrori dell’olocausto e Bozzolo ha portato la propria voce nel coro di chi non vuole dimenticare. La giornata della Memoria è iniziata in mattinata alle 10 con la presenza e la visita al cimitero ebraico in via Margherita Beduschi Zanchi

Ogni anno si ricorda, in questa giornata, gli orrori dell’olocausto e Bozzolo ha portato la propria voce nel coro di chi non vuole dimenticare. La giornata della Memoria è iniziata in mattinata alle 10 con la presenza e la visita al cimitero ebraico in via Margherita Beduschi Zanchi, “giusta” dello Yad Vashem di Gerusalemme, ed il discorso ufficiale del sindaco Torchio. Il primo cittadino ha ammonito sul pericolo dell’oblio, del negazionismo legato alle scritte sulle porte delle case e sul ritorno di movimenti neonazisti,  ricordando le sofferenze di altri popoli, da quello armeno a quello curdo. È seguito il saluto di Giuseppe Valentini, da sempre impegnato con il gruppo culturale “per Bozzolo” allo studio ed alla divulgazione della storia delle presenze ebraiche bozzolesi e del territorio. La recita del salmo 102, canto della corale “Da pacem Domine”, di forte referenza ebraica, da parte dell’arciprete don Luigi Pisani ha poi posto l’accento sul momento di riflessione che ha coinvolto un nutrito gruppo di autorità militari, religiose e civili oòyte allo studioso Giuseppe Minera da Pralboino, storico e profondo conoscitore della cultura ebraica. Successivamente, alle 11,30 presso il plesso delle scuole medie, la dirigente e professoressa Elena Rizzardelli ha presentato il lavoro di ricerca delle classi che hanno approfondito sulle vicende della shoah e le persecuzioni nei campi di concentramento con intervento diretto degli studenti attraverso un viaggio di grande tensione emotiva e motivazione culturale. Il sindaco, presente con l’assessore Cecilia Gialdini, ha ammonito sulla tentazione dittatoriale e si è complimentato con la scuola per il coraggio e la competenza mostrate nell’affrontare tematiche così attuali, concludendo con i saluti di Oskar Tänzer, ebreo con cittadinanza onoraria bozzolese, vittima di un brutto incidente che lo tiene bloccato in casa. E’ stato inoltre citato a più riprese Primo Levi con un saluto da parte di Giuseppe Valentini che si è soffermato sul ruolo della comunità ebraica bozzolese. Notevole il percorso culturale dello studio dei ragazzi e numerose le pietre di inciampo poste nei due piani della scuola in una sorta di viaggio nella sensibilità ai temi della persecuzione razziale.

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