Pasquali spegne la polemica 5G: "Si parla solo di fibra ottica, non ci sono altre richieste"
I documenti giunti al tavolo altro non sarebbero, secondo il sindaco, che una richiesta da parte di Open Fiber legata a progetti infrastrutturali. "Questi però - spiega Pasquali - non hanno nulla a che vedere con la tecnologia 5G".
SABBIONETA – Torna a fare parlare il 5G a Sabbioneta, con la polemica legata alla presunta richiesta di società di telecomunicazioni di poter sperimentare la potenza del segnale, considerato nocivo per la salute umana, proprio nella Piccola Atene. Sabato non è passata inosservata la manifestante, per la verità abbastanza isolata, proprio in piazza Ducale durante la visita di Santo Versace in città, per ricevere il Toson d’Oro.
Al messaggio condiviso dalle associazioni ambientaliste e in primis da Noi Ambiente Salute, con sede a Viadana, ha voluto rispondere il sindaco Marco Pasquali con un atto ufficiale, postato poi dal primo cittadino anche sui social network per maggiore diffusione. Lo stesso Pasquali era stato accusato da alcuni ambientalisti di avere osteggiato la possibilità di manifestare contro il 5G. Al di là di questo, Pasquali ha spiegato di non poter consegnare alcuni atti richiesti dall’associazione, da un lato per un vizio di forma, dato che la richiesta deve pervenir attraverso l’apposito portale istituzionale e in modalità telematica; dall’altro perché tali documenti altro non sarebbero, secondo il sindaco, che una richiesta da parte di Open Fiber legata a progetti infrastrutturali. “Questi però – spiega Pasquali – non hanno nulla a che vedere con la tecnologia 5G, dato che si riferiscono alla sola realizzazione della rete di fibra ottica, all’interno di un percorso nazionale di sviluppo della banda ultra larga”.
“Ad oggi – prosegue Pasquali – non è pervenuta alcuna comunicazione e obbligazione inerente l’installazione di antenne o sistemi dediti alla tecnologia di rete 5G, né è stato chiesto di aderire a tale sperimentazione”. Lo stesso primo cittadino aveva qualche tempo fa ricordato anche che, essendo Sabbioneta protetta da vincoli culturali del Ministero e avendo immobili con muri molto spessi proprio perché antichi, è molto difficile che proprio la Piccola Atene possa essere scelta per questi test. La polemica, comunque, potrebbe presto vivere altre puntate: il tema rimane caldo.
G.G.