Ambiente

San Daniele Po, laboratorio naturalistico a cielo aperto. La (bella) battaglia di Davide Persico

Un esperimento che fa di San Daniele Po un laboratorio a cielo aperto e - in fondo - una sorta di invito che può essere esteso anche agli altri comuni affinché il MAB Unesco che coinvolge il fiume non resti solo una bella dichiarazione d'intenti

SAN DANIELE PO – Sindaci illuminati, sindaci di frontiera. Che combattono nel quotidiano le loro piccole – grandi – battaglie a tutela della natura e dell’ambiente. Consapevoli che un ambiente migliore in cui vivere è garanzia non solo per le speci animali, ma per tutti, uomini compresi. Davide Persico è uno di quei primi cittadini che gli amanti della natura vorrebbero avere sempre al loro fianco. Tutela del territorio, ripiantumazione, api ed ora, insieme all’Università di Parma, alle scuole, ripopolamento con la messa in posa di nidi per rondini e balestrucci.

“Sapete cos’è questo? E’ un nido di rondine artificiale. Ne abbiamo comprati 100 – scrive sul web presentando l’ultima iniziativa alla quale ha dato forma – sia per rondini che per balestrucci e rondoni. A breve verranno posizionati in punti strategici del paese al fine di provare a far tornare questi utilissimi uccelli nel nostro Comune. Si tratta di un progetto in collaborazione con l’associazione Natour di Francesco Mezzatesta e con L’Università di Parma che vedrà coinvolti esperti ornitologi e studenti che svolgeranno posizionamento nidi, monitoraggio e raccolta dati al fine di compilare tesi di laurea. L’idea di questo progetto fa parte del trend di azioni mirate alla tutela del patrimonio ambientale e di conseguenza della salute pubblica, che col progetto ALBERO e con un altro progetto sulle Api vedrà coinvolti il nostro Comune, la Scuola Primaria Antonio Faverzani, La scuola Materna di San Daniele Po, l’Università di Parma, l’Orto Botanico di Pavia e un privato apicoltore. San Daniele Po come un laboratorio naturalistico è un’idea che ci piace”.

Un ulteriore esperimento che fa di San Daniele Po un laboratorio a cielo aperto e – in fondo – una sorta di invito che può essere esteso anche agli altri comuni affinché il MAB Unesco che coinvolge il fiume non resti solo una bella dichiarazione d’intenti scritta su carta. E’ possibile, per un amministratore, lavorare per l’ambiente? Davide Persico sta mostrando che una strada è possibile. Una strada che guardi al territorio nel suo insieme. Che coinvolga enti ed istituzioni anche al di fuori del proprio territorio di riferimento, che prenda spunto da programmi e progetti virtuosi che esistono già e che possono essere portati sul proprio. Che guardi al futuro insomma. Non è poi così difficile. Chiedere al sindaco di San Daniele.

Nazzareno Condina

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