Cronaca

Coronavirus, altri casi nell'Oglio Po mantovano. Quasi terminata la quarantena per la coppia di Bozzolo

A Bozzolo, in questo caso chiusi in casa da giorni e in attesa di esaurire la quarantena ma in buona salute, vi sono due coniugi residenti nella zona del lodigiano, ossia vicini al focolaio, che però sono soliti trascorrere il weekend proprio nel nostro comune. Agli stessi, isolati da una settimana, viene portata la spesa a casa.

Salgono, ma era inevitabile, i casi di Coronavirus nel comprensorio Oglio Po: va però anche detto che è risultato negativo l’uomo di 43 anni di Marcaria che verrà sottoposto a un nuovo tampone, considerando i sintomi abbastanza precisi e ripetuti. Oltre ad avere febbre alta, l’uomo era stato a metà febbraio a Codogno, ad una gara di ballo, con una società che ha nelle proprie fila altri due tesserati risultati positivi. Un nuovo caso sarebbe stato registrato a Viadana, con ricovero al “Poma” di Mantova, mentre è certa la positività al tampone per quel che concerne la moglie dell’uomo di 85 anni di Cogozzo, risultato positivo venerdì. Un caso – confermato dal sindaco Carlo Alberto Malatesta – coinvolge inoltre un uomo di 63 anni di Cesole, frazione di Marcaria, ricoverato sempre al nosocomio di Mantova, mentre all’ospedale di Asola un ricoverato di 97 anni versa in condizioni serie (l’uomo, comunque, non sarebbe residente nel comprensorio Oglio Po ed è stato trasferito dall’ospedale di Cremona, ormai al limite della capienza).

Da chiarire, invece, la situazione su Bozzolo: due tamponi positivi riguarderebbero due residenti di questo comune, entrambi ricoverati presso l’ospedale Oglio Po. Ma il sindaco Giuseppe Torchio non ha confermato: “Non ho avuto notizie in questo senso, anzi per il momento sembra tutto sotto controllo e peraltro il presidio don Primo Mazzolari di Bozzolo continua a seguire la riabilitazione senza grosse complicazioni. Va invece specificato che sempre a Bozzolo, in questo caso chiusi in casa da giorni e in attesa di esaurire la quarantena ma in buona salute, vi sono due coniugi residenti nella zona del lodigiano, ossia vicini al focolaio, che però sono soliti trascorrere il weekend proprio nel nostro comune. Agli stessi, isolati da una settimana, viene portata la spesa a casa onde evitare al massimo le possibilità di contatto”.

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