Cronaca

La pandemia, dopo il dramma del ponte. Il gruppo Amo Colorno chiede di "non lasciare soli i commercianti"

"A tal proposito riteniamo assolutamente necessario che le istituzioni facciano la loro parte per sostenere tutte le attività commerciali colornesi e casalasche e, allo scopo di dare loro respiro, scongiurando eventuali chiusure, chiediamo l'impegno di comuni e regioni per attuare piani di sgravi fiscali".

COLORNO – Arriva dal gruppo civico Amo Colorno un appello a non lasciare soli i commercianti, specie quelli già danneggiati dalla chiusura del ponte di Casalmaggiore-Colorno fino al giugno 2019. “In questo difficilissimo momento per tutti, il gruppo Amo Colorno vuole esprimere massima solidarietà a tutti i commercianti colornesi, già usciti da un lungo periodo di crisi dovuto alla chiusura del ponte sul Po. A causa della medesima, durata quasi due anni per lavori di ristrutturazione e del mancato collegamento viabilistico tra le regioni Lombardia ed Emila – Romagna, gravissime sono state le perdite economiche che hanno dovuto subire le attività locali colornesi e casalesche. Perdite economiche che non potranno essere risanate per la pandemia da Covid19 che sta colpendo in maniera durissima l’Italia ed il mondo”.

“Il ponte ha riaperto al traffico veicolare a giugno del 2019 e ad appena 8 mesi di distanza, la pandemia da Coronavirus ha spinto il governo – spiegano dalla civica – con diversi decreti a bloccare quasi tutta l’Italia. A tal proposito riteniamo assolutamente necessario che le istituzioni facciano la loro parte per sostenere tutte le attività commerciali colornesi e casalasche e, allo scopo di dare loro respiro, scongiurando eventuali chiusure, chiediamo l’impegno di comuni e regioni per attuare piani di sgravi fiscali in base alle loro competenze, nonché qualsiasi altra iniziativa utile allo scopo. I nostri commercianti non possono essere lasciati soli”.
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