Cronaca

Cominotti colore e Marco Pala, donazioni di mascherine a chi è in prima linea

Lo scopo della donazione è stato quello di fare del bene in un momento di difficoltà comune e supportare chi è in prima linea, ci raccontano. E per modestia molto probabilmente non avrebbero neppure voluto che si sapesse

CASALMAGGIORE – Una scatola con un foglio stampato e due firme. Quelle di Gianluca Cominotti, di Cominotti colore, con sede in via Cardarelli, agenzia di rappresentanza che dal 1982 si occupa di prodotti del settore colore e decorazioni e del collaboratore Michael Bosiako, che non ha bisogno di presentazioni, conosciutissimo nel mondo dei ragazzi ed in quello delle discoteche e dell’intrattenimento. La donazione è stata effettuata dalla ditta con l’importante aiuto dei collaboratori Luca Brunoni e Gaetano Cominotti. E con quella di Marco Pala, un carabiniere (di quelli con una grandissima carica di umanità come tanti altri suoi colleghi della compagnia di Casalmaggiore) attualmente fermo al palo per infortunio a seguito di un’operazione subita al ginocchio.

Han deciso di rendersi utili alla comunità, e lo han fatto ‘rastrellando’ quello che è divenuto un bene prezioso e fondamentale. Mascherine. Le hanno recuperate per l’Oglio Po, per gli uomini dell’Arma di Casalmaggiore e per i nonni e il personale della casa di riposo Serini di Sabbioneta. “Vogliamo esserVi vicini in questo momento e ringraziarVi per quello che fate ogni giorno” han scritto sulle scatole all’atto di consegna degli ausili preziosi. Volutamente evidenziando le lettere così come le vedete. Un segno ancor più tangibile dell’importanza del lavoro che personale di Oglio Po, uomini dell’Arma e personale delle Case di Riposo sta portando avanti in questo momento difficile.

Lo scopo della donazione è stato quello di fare del bene in un momento di difficoltà comune e supportare chi è in prima linea, ci raccontano. E per modestia molto probabilmente non avrebbero neppure voluto che si sapesse. Ma i piccoli gesti sono quelli che fanno un po’ più grande la comunità, e l’umanità. Quattro persone che si sono messe al lavoro ed il supporto di un quinto che sta recuperando la condizione fisica per tornare a lavorare. Un piccolo scorcio di (bella) umanità che si è messa a disposizione degli altri.

Nazzareno Condina

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