Si è spento Cesare Pacchiana, fu vigile urbano e presidente AVO
Se è pur vero che a Casalmaggiore l'associazione chiuse, continuò l'opera l'associazione di San Giovanni che operava all'interno dell'Aragona, e che ne era una costola

CASALMAGGIORE – Cesare Pacchiana non c’è più. Portato via dal virus che non gli ha lasciato scampo. Si è spento a Pieve di Coriano dove era stato ricoverato il 18 marzo scorso. Cesare era un classe 1937, 82 anni e nessun serio problema di salute, sino alla febbre e alla polmonite che lo hanno spento: “Hanno provato di tutto a Pieve di Coriano – ci racconta la figlia – ma probabilmente il male era già profondo”.
La notizia ha lasciato nella costernazione l’intera comunità dove Pacchiana era molto conosciuto, e per più ragioni. Per 40 anni aveva fatto parte del corpo della Polizia Municipale dove si era sempre distinto per professionalità e una bontà d’animo che ne disegnavano il carattere. Era stato anche impegnato nella cancelleria della Pretura di Casalmaggiore, sino a quando era stata chiusa. L’altra caratteristica che lo contraddistingueva era l’impegno costante nel mondo del volontariato. Uomo di profonda e radicata fede, era tra quelli convinti che la fede si dovese fare opera.
Dopo la morte del presidente Busi aveva preso in mano l’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) e l’aveva salvata dalla chiusura. Con lui alla guida i Volontari hanno retto un’altra decina d’anni sino a quando – stanco – anche lui si era arreso alla mancanza di giovani volontari in grado di dare una mano. Un’opera dura quella di chi decideva di dedicarsi al volontariato ospedaliero. L’AVO di Casalmaggiore fu la prima, e per lungo tempo l’unica, realtà di volontariato oaspedaliero a fare anche le notti, prima al vecchio ospedale di via Cairoli e poi – sino alla chiusura – in Oglio Po. Era stata fondata da don Paolo Antonini negli anni in cui il prete era abate mitrato in Casalmaggiore e in quel nucleo storico c’era anche Cesare.
“Ho un bellissimo ricordo di lui – ci racconta Francesco Aroldi, che per tanti anni fu il suo vice all’AVO – una persona distinta e onesta. Ricordo tanti dialoghi sulla fede, e tanti viaggi a Milano. Mi ricordo quando andavamo a quegli incontri che Casalmaggiore era guardata con ammirazione, proprio perché unica realtà che assisteva i malati anche di notte. Allora non lo faceva nessuno. Lui ci teneva tanto all’associazione e sino all’ultimo cercò di non farla chiudere, di portarla avanti”. L’associazione chiuse due anni fa, per mancanza di volontari.
Quel seme e quello sforzo comunque non furono vani. Se è pur vero che a Casalmaggiore l’associazione chiuse, continuò l’opera l’associazione di San Giovanni che operava all’interno dell’Aragona, e che ne era una costola.
Pacchiana era attualmente segretario dell’AIDO, sezione di Casalmaggiore, San Giovanni in Croce e Solarolo Rainerio.
Per quanto riguarda Cesare lo si vedeva spesso, soprattutto al sabato, in compagnia della moglie Maria in piazza Garibaldi. Sempre distinto e sempre pronto al saluto e al sorriso. Lascia un grande vuoto, e non solo nei familiari, ma in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.
N.C.