'Uniti' sostiene 'Domoncovid', per l'assistenza domiciliare oncologica ai pazienti Covid
La copertura delle visite comprende un’area che va da Castelleone a ovest, Soncino a nord l’area Casalasco-Viadanese con alcuni comuni del mantovano.
L’Associazione ‘Uniti per la provincia di Cremona’ ha deliberato di sostenere per un anno l’attività riferita al progetto Domoncovid del dott. Rodolfo Passalacqua, direttore del Dipartimento Oncologico dell’ospedale di Cremona, sull’assistenza domiciliare oncologica ai pazienti Covid. Il costo del sostegno per un anno è pari a circa 80/90 mila euro.
L’attività, come è spiegato nel report del progetto, è iniziata il 23 marzo 2020. Il team domiciliare è composto da un medico di oncologia e da un infermiere del reparto day hospital. Un altro medico e un infermiere gestiscono le chiamate telefoniche con numero dedicato e organizzano le visite. A tutti i malati è stato fatto il tampone naso-faringeo e ripetuto successivamente in caso di positività o per controllarne la negativizzazione. È stato fatto anche il tampone a tutti i familiari conviventi dei malati. Sono stati consegnati presidi per la protezione individuale, quasi sempre mascherine chirurgiche, camici (se disponibili) e guanti monouso; malati e familiari sono stati educati alla gestione domiciliare della malattia anche per evitare la diffusione del contagio. La copertura delle visite comprende un’area che va da Castelleone a ovest, Soncino a nord l’area Casalasco-Viadanese con alcuni comuni del mantovano.
La partenza del team alle ore 8.30 avviene dall’Ospedale di Cremona e sono stati allestiti alcuni ambulatori di appoggio presso l’Ospedale Robbiani di Soresina (locali della Cooperativa Medici di Medicina Generale) e presso il day hospital dell’Ospedale di Oglio Po. Tali punti di appoggio sono molto utili per consentire al team delle brevi soste e rifornimenti. D’accordo con i colleghi infettivologi, tutti i pazienti con diagnosi confermata di COVID-19 e sintomi lievi sono stati trattati a domicilio con una terapia di combinazione che comprendeva:
- Idrossiclorochina
- Antiinfiammatori
- Antibiotici
Altri antivirali sono stati associati solo nei pazienti con sintomi gravi o con iniziale polmonite, in funzione dell’evoluzione dei sintomi. Per alcuni pazienti è stato necessario ricorrere all’ossigenoterapia domiciliare.
Tutti i farmaci sono stati forniti gratuitamente dalla farmacia ospedaliera dell’ASST di Cremona e così pure i tamponi. Un’automobile è stata messa a disposizione dall’Associazione di Volontariato Medea e un’altra dall’Asst di Cremona. I rifornimenti di carburante sono a carico dell’Ospedale e di Medea. I materiali di protezione individuale sono stati forniti dall’Asst di Cremona e in parte acquistati con fondi privati da Medea. Il saturimetro è stato preso in prestito dal reparto di oncologia in attesa di acquistarne di nuovi e così pure l’elettrocardiografo e l’ecografo portatile. Il telefono cellulare è stato messo a disposizione da Medea.
I materiali da consumo:
- Camici impermeabili monouso (o tute) (circa 14 al giorno)
- Occhiali protettivi o visiera (4 al giorno)
- Cuffie monouso (14 al giorno)
- Copriscarpe monouso (circa 10 al giorno)
- Mascherine di vario tipo (circa 20 al giorno, chirurgiche, FFP2 o FFP3)
- Alcool a 70°
Fino al 9 aprile sono stati seguiti a domicilio 82 pazienti e fatti 126 tamponi (inclusi 45 tamponi fatti ai familiari). Nella maggior parte dei casi è stato possibile seguire bene i malati a domicilio, specialmente nei casi in cui la malattia era in uno stadio iniziale e vi era un buon supporto familiare. Complessivamente il ricovero si è reso necessario in 6 pazienti per un peggioramento delle condizioni cliniche, per necessità di terapia infusiva endovena e di ossigeno ad alti flussi.
Il personale incaricato e necessario per il funzionamento del servizio è composto da un infermiere di oncologia che svolge compiti di accettazione e analisi richieste di intervento con sede presso l’Oncologia di Cremona e risponde al numero di cellulare dedicato: 333 313 2114 (attivo dal 21 marzo 2020) e da un team che giornalmente si reca a domicilio dei pazienti composto da un medico oncologo e da un infermiere professionale di oncologia.
I materiali necessari per 2 anni sono indicati di seguito:
- Borsa Emergenza da Pronto Soccorso completa di materiale
- Pulsossimetro portatile modello tipo “oxi 10” (numero 10, alcuni vanno lasciati a casa dei pazienti per monitoraggio della saturazione di ossigeno più volte nella giornata). Costo complessivo)
- Elettrocardiografo professionale portatile (Numero 1)
- Ecografo portatile
- Apparecchio portatile per Emogasanalisi (n° 1)
- Termometri timpanici (n° 2,)
- Sfigmomanometri (n° 2)
- Telefono cellulare (n° 1)
- Attivazione sperimentale di un servizio di teleassistenza domiciliare per i malati e programma per incontri multidisciplinari. inclusivo dei computer/tablet e delle spese di collegamento.
Materiale Monouso (quantità da definire in base al carico assistenziale, prevista una media di 10 pazienti/die)
- Camici impermeabili monouso (o tute)
- Occhiali protettivi o visiera
- Cuffie monouso
- Copriscarpe monouso
- Mascherine tipo FFP2 o FFP3 (Ne viene utilizzata una per ciascun operatore/die e ne viene lasciata una a ogni familiare caregiver e al paziente)
- Guanti monouso chirurgici sterili
- Materiale per prelievi ematici
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