Cronaca

Amrik Singh e i 1000 euro per l'Oglio Po: una bella storia da Breda Cisoni

Un bel gruppo familiare di gente molto unita che si è ritrovata come tante altre famiglie nell'emergenza Covid 19. Per Amrik Singh la decisione è arrivata spontanea. Ha considerato la sua vita e quella dei suoi familiari in Italia

In foto, da sinistra Hazur e Amrik Singh

BREDA CISONI – Li ha tolti dai suoi risparmi perché poi, a volte, bisogna seguire l’istinto e il cuore. 1000 euro, donati all’Oglio Po, per il lavoro fatto. “Sappiamo che verranno utilizzati nel migliore dei modi, e speriamo che questa epidemia finisca presto”. A raccontarci la storia è il fratello del protagonista. Questo è solo il – bel – finale di una vicenda che ha un inizio preciso. E’ la storia di una famiglia di immigrati.

Charan Singh arriva in Italia nel lontano 1989 dall’India. Era in cerca di lavoro. La sua ambizione era quello di poter dare un futuro alla propria famiglia. Amrik Singh (il nostro protagonista) aveva solo 10 anni. Rimane nel suo paese con la mamma mentre il papà lavora, torna a casa quando può e si stabilizza. Nel 1997 il ricongiungimento familiare. In Italia, oltre alla mamma, arrivano Amrik, che ha 18 anni e il piccolo Hazur, che di anni ne ha 4. Amrik trova lavoro al budellificio Alcor di Viadana, mentre Hazur va a scuola. Amrik si sposa con Paramjeet Kaur, ed oggi ha due figli, uno che finirà la terza media quest’anno, e l’altro che frequenta il liceo artistico a Mantova. Hazur  si diploma e poi si laurea in ingegneria a Parma. Oggi è consulente It presso l’Azienda Sopra Steria a Collecchio. E fa parte del gruppo Bhangra Vibes (gruppo di ballo).

Un bel gruppo familiare di gente molto unita che si è ritrovata come tante altre famiglie nell’emergenza Covid 19. Per Amrik Singh la decisione è arrivata spontanea. Ha considerato la sua vita e quella dei suoi familiari in Italia. Ha pensato a quello che poteva fare, a quell’ospedale che sta lavorando per tutti, senza alcuna distinzione.

“Cerchiamo di fare sempre del nostro meglio – chiosa Hazur – perché l’Italia è anche il nostro paese”. Amrik e il fratello Hazur hanno saputo guardare lontano. Perché il gesto della donazione è del 16 aprile ma la storia ha radici profonde: radici partite da un seme dell’India piantato in Italia 30 anni fa, un seme che ha dato ottimi frutti.

Nazzareno Condina

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