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Mozione di sfiducia, Gallera rimane in sella: 'E' stato un processo sommario'. M5s: 'Occasione persa'

Il capogruppo pentastellato quindi conclude: “Con la pessima gestione pessima dell’emergenza coronavirus non solo l’assessore Gallera deve dimettersi, ma anche tutti coloro che l’hanno assistito. La Lombardia merita un sistema sanitario anche sia al servizio dei cittadini e non degli imprenditori e della sanità privata”.

49 voti contrari, 23 favorevoli e 2 astenuti. E’ questa la conta in Consiglio Regionale su quella che, a conti fatti, era stata presentata come una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore al Welfare Giulio Gallera (qui l’articolo completo). Il voto, segreto, ha dunque premiato Gallera, che ha beneficiato anche di due voti provenienti dall’opposizione che l’Ansa attributisce al Gruppo del Partito Democratico. La maggioranza si è mostrata invece coesa. Il M5S e i Lombardi Civici hanno espresso voto favorevole alla mozione, il consigliere Michele Usuelli di + Europa si è astenuto e la consigliera Patrizia Baffi di Italia Viva ha spiegato invece di “non partecipare al voto sulla sfiducia all’assessore Gallera, un atto inopportuno – ha detto – sia nel merito che dal punto di vista politico”.

Su Facebook Gallera ha espresso la propria soddisfazione: “Ringrazio i 47 consiglieri di maggioranza per aver respinto in maniera compatta la mozione e i due consiglieri d’opposizione che hanno votato ‘no’ ribellandosi al processo sommario inscenato – prendo atto con soddisfazione che altri tre rappresentanti dell’opposizione si sono astenuti o non hanno partecipato al voto prendendo palesemente le distanze dall’iniziativa del PD”.

Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia, commenta così il voto in aula: “Affossare questa mozione è un’occasione persa: la Lombardia doveva voltare pagina. Concordiamo pienamente con le richieste contenute nella mozione: il sistema sanitario lombardo è fuori controllo, la Lombardia di Fontana ha favorito il privato smantellando la medicina pubblica territoriale. Le ATS sono ormai centri di burocrazia che ostacolano le decisioni e fanno crescere i costi e le inefficienze. La gestione delle RSA, che al 90% sono private, è stato un disastro”.

“Alla Lombardia – aggiunge – non è bastata la condanna a Formigoni né gli arresti nella sanità di Maroni, e la sua pessima riforma che ha avvantaggiato la sanità privata rispetto a quella pubblica, per cambiare rotta”. Il capogruppo pentastellato quindi conclude: “Con la pessima gestione pessima dell’emergenza coronavirus non solo l’assessore Gallera deve dimettersi, ma anche tutti coloro che l’hanno assistito. La Lombardia merita un sistema sanitario anche sia al servizio dei cittadini e non degli imprenditori e della sanità privata”.

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