Lettere

Maggioranza Piadena
Drizzona, un
meccanismo che stride...

da Dante Benelli (Consigliere di minoranza - Piadena)

Sig. Direttore

Alcuni giorni or sono le ho inviato uno scritto (che lei gentilmente ha pubblicato), nel quale in qualità di CONSIGLIERE DI MINORANZA a Piadena D. esprimevo la mia opinione riguardo il tour di ricerca per il concorso di bellezza finalizzato alla scelta della più bella, disinvolta, avvenente e aggraziata ragazza del pianeta terra. Dunque la lettera ha sortito i giusti effetti perché in tempi di cibernetica le notizie rimbalzano sui social e le connessioni comportano una diffusione capillare delle informazioni.

Riguardo quello scritto, molti ritengono che la mia uscita dall’attuale maggioranza sia da ritenersi prematura e che in una coalizione di partiti si debba lottare all’interno di essa. Per la gente che coltiva questo singolare pensiero vorrei fare una digressione e ricordare loro che chi scrive di concerto con un altro noto personaggio piadenese (tuttora in maggioranza), siamo stati i soli ideatori della lista poi denominata “RINNOVAMENTO E TRASPARENZA” .

L’esigenza è stata determinata dal fatto che a Piadena, nel periodo precedente le amministrative, solo il Partito Democratico piadenese aveva pronto un organigramma articolato, da gettare nell’agone elettorale per dare prova di se.

Si paventava quindi la presentazione di una sola lista che poi, a scrutinio fatto, avrebbe consegnato ancora una volta il governo del paese all’arcinota Dottoressa Cavazzini che già vantava la gloria di due mandati amministrativi a Drizzona e uno a Piadena. Di fronte a questi eventi, di concerto con l’altro primus inter pares di cui sopra, abbiamo subito tentato di formare una lista alternativa per la quale la ricerca ha riguardato ogni angolo della comunità allo scopo di individuare elementi autorevoli, di sicura competenza e idoneità per la politica locale, riscuotendo alla fine una sonora delusione visto che nessuno ha inteso sobbarcarsi le problematiche del nuovo comune sorto dalla fusione arcinota a tutti.

Di fronte all’insuccesso ottenuto e per non garantire una sicura porta aperta al PD piadenese, ci siamo risolti a ricercare elementi da mettere in gioco nella maniera di come avvenivano gli arruolamenti nelle epoche settecentesche. Infatti, non prevedendo la leva obbligatoria, si procedeva a rastrellare le contrade per individuare soggetti da intruppare nelle schiere reggimentali. Parimenti al colorito esempio fatto, ci siamo risolti a contattare i riciclati della politica locale e qualche novizio i quali di buon grado hanno risposto alla chiamata che ha chiuso il cerchio delle nostre intenzioni.

La lista è stata completata e posta in contrapposizione a quella di sinistra che come nelle loro abitudini ha inteso proporsi come LISTA CIVICA. Dalle urne è uscita una vittoria inaspettata per cui le truppe raccogliticce hanno avuto la meglio sulla gioiosa macchina da guerra messa in campo dalla Dott. Cavazzini ancora raggiante per la sua recente e fresca vittoria Referendaria.

Purtroppo la mia permanenza all’interno alla maggioranza da me fermamente voluta non ha avuto un lungo cammino. Nei fatti, le forze raccogliticce si sono rivelate tali nel più ampio senso della politica e della relativa gestione. Sarà pur vero che con la vittoria del 26 maggio 2019 si sono ereditate pesanti responsabilità ma a fronte di questo allarmante stato di cose, ho assistito a una partenza stentata, remissiva e cedevole nonostante che, durante tutta la campagna elettorale siano state individuate complessivamente le criticità che attanagliavano il nuovo allargato ente locale.

Le impressioni che traggo ora lavorando politicamente al di fuori della maggioranza sono quelle di una coalizione in perenne affanno che affronta il problema del momento ma che stenta, oppure non riesce a regolare, ovvero ancora, a mettere a punto la complessa macchina amministrativa che fa udire a distanza lo stridere dei suoi ingranaggi. Per terminare vorrei dire ai miei detrattori che prima di parlare serve informarsi capillarmente sull’attività amministrativa consultando quasi giornalmente le azioni politiche introducendosi con facilità nello strumento elettronico comunale e leggere gli interessanti ACTA DIURNA pubblicati. In definitiva ai distratti antagonisti politici e non, vorrei suggerire di parlare meno e ricorrere alle sedi opportune per acquisire valide informazioni. I vaniloqui si facciano al bar dello sport.

Distinti saluti

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