Politica

Italgas, Perteghella: "Cavallari, nessun tentativo di mediazione, Fava e Minotti corresponsabili"

Fava e Minotti cercano di liberarsi delle responsabilità di questi anni, in realtà in Consiglio Comunale avrebbero avuto i numeri per obbligare l'amministrazione uscente a concludere la vicenda in maniera diversa

VIADANA – E’ Silvio Perteghella, candidato sindaco e consigliere comunale, a tornare sull’argomento ItalGas. La Questione che lo stesso leader di Viadana Democratica aveva sollevato in tempi non sospetti e per la quale chiede conto a tutti coloro che hanno parlato in questi giorni e a cui attribuisce responsabilità nella vicenda.

 

“Non posso non intervenire sul contenzioso Comune di Viadana – Italgas. Era il Settembre del 2019 – spiega Perteghella – quando presentai un ordine del giorno sulla questione e la ripresi più volte.

Era evidente che dinanzi al titolo esecutivo derivante da un arbitrato nel quale il Comune di Viadana risultava soccombente, la società Italgas non sarebbe stata a guardare. Infatti qualche mese fa ingiunse il pagamento con un decreto, il Comune si oppose giustificando la mancata liquidazione dell’importo a fronte del ricorso in appello rispetto alla sentenza del lodo arbitrale.

L’oggetto del contendere risiede in una differenza di 2,5 mln di Euro sulla valutazione della rete gas, ai quali si devono sommare molti anni di interessi legali e di spese giudiziali. Sono passati sostanzialmente dieci anni da quando il Comune di Viadana decise di riscattare la rete, per metterla a gara al fine di ricavarne un onere concessorio ben più elevato, fu una scelta giusta anche perché si passò da un canone di concessione di 100.000 Euro a ben 600.000.

Il probabile errore risiede in una scarsa valutazione del valore industriale della rete. A dimostrazione di questo, si può dichiarare che è solo nell’ultimo anno che il Comune, per cercare di ridimensionarlo, si è messo alla ricerca di vizi occulti e criticità. È stato corretto mandare avanti un contenzioso di questa natura per tutti questi anni, pur con le eventuali e parziali ragioni del caso dovendosi sobbarcare una mole di interessi legali e di spese giudiziali spaventose?

Non vi è traccia di un tentativo di mediazione con Italgas, il Consiglio Comunale non venne mai informato su questa ipotesi nelle discussioni in cui proposi  la questione. Altri Comuni come Casalmaggiore, Sabbioneta, San Martino dall’Argine decisero di transare per evitare decreti ingiuntivi ed i conseguenti pignoramenti.

Le eventuali vetustà o vizi andavano dimostrati prima del riscatto della rete o comunque, in questi 6 anni, vi erano tempi e modi per poterlo fare; questa mi sembra una gravissima mancanza. In questi giorni rispetto al pignoramento, il Comune presenterà opposizione, il Tribunale si esprimerà in merito entro tre giorni, se non verranno accolte le ragioni dell’ente come intenderà procedere Cavallari in questa fase elettorale?

Cavallari dice di avere le risorse, ma in realtà non ha accantonamenti sufficienti inseriti nel Bilancio di Previsione. Visto che ha i poteri del Commissario Straordinario, Cavallari chiuderà la questione prima dell’insediamento della futura amministrazione?

Se non si decide in fretta, in caso conferma del pignoramento si rischia un mezzo default che avrà ripercussioni sul prossimo mandato in termini di indebitamento, con la conseguente impossibilità di effettuare gli investimenti che in molti auspicano per il bene della città.

Fava e Minotti cercano di liberarsi delle responsabilità di questi anni, in realtà in Consiglio Comunale avrebbero avuto i numeri per obbligare l’amministrazione uscente a concludere la vicenda in maniera diversa e meno rischiosa”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...