Politica

Sabbioneta e il maxi crocifisso in sala consiliare: un bis di quanto successo a Casalmaggiore nel 2014

La minoranza non stenderà tappeti rossi: Aldo Vincenzi, che fa parte dell’area di centrosinistra e che è stato sindaco prima di Pasquali per un mandato, parla di scarso buon senso e anche di scarso buongusto. “Sabbioneta ha musei e sale storiche che possono accogliere degnamente questa opera d’arte. Metterla in sala consiliare è fuori luogo”.

SABBIONETA – Ancora una volta un maxi crocifisso di grande pregio artistico diventa oggetto del contendere sul suo posizionamento in sala consiliare. Da Casalmaggiore, dove la polemica scoppiò nel 2014, all’inizio dell’avventura di Filippo Bongiovanni come sindaco, a Sabbioneta, dove il comune ha ricevuto dalla Pro Loco, che a sua volta aveva accettato la donazione di un privato cittadino, un crocifisso di grandi dimensioni in legno, che è già stato posizionato su una delle pareti della sala in cui si svolge il consiglio comunale.

Mercoledì 30 alle ore 18 sarà proprio questo uno dei temi di discussione del consesso politico cittadino: di origine settecentesca, il crocefisso è alto 230 centimetri e di sicuro non passa inosservato. E’ stato donato da un ex residente di Sabbioneta assieme a due tele, che oggi si trovano all’Infopoint. Vittoriano Razzini, che è capogruppo di maggioranza, ha così promosso una interrogazione nella quale si vogliono coinvolgere tutte le forze politiche rappresentate, comprese naturalmente le minoranze, per chiedere se la sala consiliare possa diventare la sede fissa del crocifisso, che al momento si trova in quel luogo in via provvisoria.

La minoranza non stenderà tappeti rossi: Aldo Vincenzi, che fa parte dell’area di centrosinistra e che è stato sindaco prima di Pasquali per un mandato, parla di scarso buon senso e anche di scarso buongusto. “Sabbioneta ha musei e sale storiche che possono accogliere degnamente questa opera d’arte. Metterla in sala consiliare è fuori luogo” ha attaccato Vincenzi. Così come aveva fatto l’omologo, anche per area politica, Pierluigi Pasotto a Casalmaggiore. Dove un altro maxi crocifisso staziona da fine 2014, pure in quel caso donato da un cittadino ma senza il tramite della Pro Loco.

G.G.

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