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Parma, Mercanteinfiera, ultimo weekend. Diversi espositori da Oglio Po

molti compratori stranieri si sono sobbarcati le rigide regole di sicurezza sanitaria pur di arrivare a Mercanteinfiera da oltreoceano. E portarsi a casa qualche pezzo di rara fattura introvabile in altre esposizioni

PARMA – Ancora sabato e domenica per visitare Mercanteinfiera a Parma. Due giorni da non perdere per tuffarsi in un oceano di mobili e oggetti meravigliosi e rari collocati dentro una gigantesca esposizione tra l’altro molto vicina al nostro territorio.

Nonostante le tante difficoltà provocate dalla pandemia l’organizzazione è riuscita a riempire quattro immensi padiglioni dentro cui trovare di tutto e il contrario di tutto. Da costosi pezzi d’argenteria a importanti dipinti di scuola fiamminga, dai mobili d’epoca sino alle originali imponenti affettatrici Berkel.

C’è anche la statua in grandezza naturale di Batman col suo costume rosso e azzurro, la foresta di alberi in legno con papere di carta sino alle improponibili e scricchiolanti sedie in legno prelevate dalle vecchie sale cinematografiche.

Il lusso e l’eleganza mescolati al kitsch per accontentare i gusti variegati della gente. Tra l’altro, come spiegato dall’addetta stampa della manifestazione, la casalasca Antonella Maia, molti compratori stranieri si sono sobbarcati le rigide regole di sicurezza sanitaria pur di arrivare a Mercanteinfiera da oltreoceano. E portarsi a casa qualche pezzo di rara fattura introvabile in altre esposizioni.

Notevole ad esempio il baule-guardaroba grande come una parete destinato ai lunghi viaggi in nave del secolo scorso al cui interno si poteva spedire di tutto, dai vestiti alle spazzole per le scarpe e la sacca per il golf.

Meritevoli di uno sguardo un paio di calze di raso appartenute alla regina Vittoria cosi come la Divina Commedia di Francesco Covel. Un trascritto microcalligrafico del 1888 realizzato a mano libera dal tipografo di Gorizia che pur affetto da una malformazione ottica riuscì a scrivere oltre 14 mila versi, 96 mila parole e 400 mila lettere su una pergamena di 48,5 x 96 centimetri.

Un successo dunque questa esposizione la cui scorsa edizione si era svolta in maniera virtuale attraverso collegamenti virtuali e che adesso è destinata al rilancio come dimostrato dalle prenotazioni per l’edizione del prossimo marzo da parte di molti espositori, tra cui diversi arrivati dal nostro territorio come gli antiquari di Bozzolo, Belforte, Gussola, Goito.

Un’efficente organizzazione da poche settimane passata sotto la presidenza del professor Gino Gandolfi.

Ros Pis

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