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Casalmaggiore, salta la Fiera di San Carlo: non accadeva dagli anni della Guerra Mondiale

La Fiera di San Carlo di Casalmaggiore, che è una festa per il comune, la più importante dell’anno, ma anche per tutto il Casalasco e pure per diverse persone che arrivano dalle vicine province di Parma, Mantova e Brescia, è assimilabile a uno spettacolo viaggiante e dunque è sottoposta alle restrizioni del caso.

CASALMAGGIORE – Per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, quando il conflitto bellico aveva fermato la vita sociale, la normalità e gli svaghi, la Fiera di San Carlo a Casalmaggiore non si farà. La decisione è stata presa mercoledì mattina dal sindaco Filippo Bongiovanni, che è la massima autorità a livello locale e dunque ha il potere di prendere questa decisione, nel pieno rispetto del nuovo Decreto, emanata nelle scorse ore dal Governo.

“Da Sindaco, ma soprattutto da cittadino di Casalmaggiore legato alle nostre tradizioni e prima di tutto al patrono San Carlo Borromeo – ha scritto il sindaco – stamane ho il cuore a pezzi. Devo annunciare, a causa del DPCM 13 ottobre, da oggi in vigore e fino al 13 novembre, l’annullamento della Fiera di San Carlo Borromeo, che si sarebbe tenuta dal 31 ottobre al 4 novembre. Fino a ieri la stavamo organizzando, ampliando spazi, diminuendo bancarelle ed espositori e con meno giostre, tuttavia il restringimento ulteriore delle regole, dettate dall’ultimo DPCM, non ci consente di poter rispettare tutti i protocolli e i distanziamenti previsti. Sarebbe facile promettere grandi cose per la prossima edizione, ma sono pervaso di tristezza e non mi va, non so cosa può succedere ancora e quanto la pandemia possa durare”.

La Fiera di San Carlo di Casalmaggiore, che è una festa per il comune, la più importante dell’anno, ma anche per tutto il Casalasco e pure per diverse persone che arrivano dalle vicine province di Parma, Mantova e Brescia, è assimilabile a uno spettacolo viaggiante e dunque è sottoposta alle restrizioni del caso. L’idea di tenere viva la tradizione, organizzando una fiera in formato minore, magari senza luna park ma comunque con qualche mostra o evento culturale, si era fatta strada fino alle ultime ore, ma l’ultimo Decreto Ministeriale ha convinto l’amministrazione a recedere dall’intento: troppe difficoltà e troppi rischi, senza dimenticare che i mesi freddi sono appena cominciati e, se davvero il Covid è stagionale, il rischio è di avere un peggioramento nel numero dei contagi, se non nella gravità dei casi (come si spera). Come detto a memoria l’ultimo annullamento della Fiera di San Carlo risale agli anni della guerra e soltanto una ricerca più approfondita consentirà di capire in quali altre occasioni, in effetti, un evento tanto importante sia stato cancellato. Del resto, guerra e pandemia sono spesso state avvicinate. E di sicuro, per la fiera casalese, hanno avuto lo stesso effetto.

Nazzareno Condina

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