Politica

"Oglio Po, servono risposte" Duro documento di CNC "Silenzio dei vertici assordante"

Il questi mesi si sarebbe dovuto assumere personale, già carente prima della pandemia, ma poco è stato fatto solo qualche assunzione a seguito di pensionamenti

CASALMAGGIORE – Il periodo di emergenza legato al Covid non deve far passare in secondo piano tutti i problemi del nosocomio casalasco. Ospedale di barriera e di confine, depotenziato nel corso degli anni, scarsamente considerato e impoverito. Dovrebbe far riflettere anzi che in un piccolo ospedale come quello locale ottimi professionisti, ottime infermiere e personale, si stiano dando da fare più di quanto i dirigenti, a vari livelli, siano pronti a riconoscere loro. Servono risposte, e servono subito. E – servono risposte – è l’incipit del documento diffuso ieri sera da CNC.




“Il gruppo consigliare Casalmaggiore la Nostra Casa CNC sollecita le dirigenze di ATS e ASST, affinchè rispondano pubblicamente alle varie richieste scritte e lette sulla stampa in questi giorni. Tra queste annoveriamo le richieste del Comitato per la difesa e il rilancio del Ospedale Oglio Po in merito alla permanenza dell’apertura 5 giorni su 7 del DH oncologico, per effettuare esami, visite e screening, a garanzie di funzionamento del percorso diagnosi e cura dei malati di cancro, come richiesto anche dall’appello dell’associazione Medea.

Riteniamo moto grave che l’ospedale, da sempre dichiarato covid free, abbia iniziato ad ospitare pazienti covid senza avvisare preventivamente il personale che ha avuto notizia dalla stampa attraverso le parole del direttore sanitario Dott. Canino.

Ci arrivano aggiornamenti che tutte e tre le medicine sono convertite ai pazienti covid, oltre 50 ricoverati. All’inizio dovevano essere circa 25, che avrebbero occupato un solo reparto. Chiediamo quale percorso debba seguire un paziente con altre patologia se in Oglio Po non ci sono quasi più posti letto dedicati? Dove verranno ricoverati i pazienti del territorio?

Queste domande sono le stesse che sono contenute nel documento condiviso il 15 ottobre scorso dall’Assemblea dei sindaci dell’ambito cremonese che chiedono sia di partecipare alla ridefinizione del Piano di Riordino della Rete Ospedaliera nonché rassicurazioni per smaltire le liste di attesa in strutture pubbliche senza ‘costringere’ i cittadini, che già pagano tante tasse, a rivolgersi ai privati e convenzionati.

Pensiamo che le istituzioni debbano essere coinvolte in decisioni che riguardano la salute dei cittadini. I sindaci si devono interessare per stimolare un loro fattivo contributo, per quanto di competenza, al fine di poter meglio garantire la salute pubblica.

Il personale ospedaliero, in primis, ma anche i cittadini, devono essere informati, in una situazione così delicata, su quello che accade e sulle prospettive future. L’incertezza genera disagio e smarrimento.

E’ assordante e inaccettabile il silenzio che proviene dai vertici di ATS e ASST sulla riorganizzazione della seconda ondata covid-19 prevista già da Marzo. Come ci si è preparati ad affrontarla? Quest’estate l’ospedale Oglio Po era stato dichiarato covid free, non è stato considerato nella delibera regionale X1/3264 del 16/6/20 per il riordino della rete ospedaliera e pertanto, il ns ospedale, non ha avuto fondi per potenziare il pronto soccorso e la terapia intensiva.

Questo dimostra una mancanza totale di programmazione e visione strategica. Il questi mesi si sarebbe dovuto assumere personale, già carente prima della pandemia, ma poco è stato fatto solo qualche assunzione a seguito di pensionamenti. Sappiamo che ci sono persone che anno oltre 40 giorni di ferie arretrate, lavoratori che ha dato tanto e che ora sono chiamati ancora a tour de force estenuanti.

La lettera firmata recentemente da 71 medici della provincia di Cremona e del casalasco, che rileva il progressivo depotenziamento della rete sanitaria cremonese, ospedaliera e territoriale, elenca ampie e decise azioni da intraprendere, ci auguriamo venga presa in carico e analizzata attentamente da chi di dovere.

Come gruppo consiliare, condividiamo totalmente il contenuti del documento, ringraziando questi medici, che meritano tutto il nostro sostegno.

Di fronte a tutto quello che sta accadendo in termini socio-sanitari nel nostro territorio e nel nostro ospedale, comitati, gruppi politici e associazioni, si sono interessate e si sono fatte portavoce di istanze di cittadini e del personale medico. Quello che ha fatto o sta facendo il sindaco Bongiovanni invece, lo appureremo durante il prossimo consiglio Comunale (27 Novembre ndr).

Gruppo consiliare Casalmaggiore la Nostra Casa
Valentina Mozzi, Mario Daina, Fabrizio Vappina, Pierluigi Pasotto




redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...