Salute

Viadana, carenza vaccini, Zaffanella, Boni e Federici presentano mozione

Ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera scelta sono state consegnate piccole tranche di vaccini non sufficienti a coprire le richieste, determinando così pesanti disservizi

VIADANA – La situazione vaccini in Lombardia preoccupa e non poco medici e persone abituate a farlo, oltre che in primo luogo i soggetti fragili. Quest’anno, a maggior ragione e con la presenza del Covid, tutto avrebbe dovuto funzionare alla perfezione con la campagna vaccinale: così non è stato. Parte dell’opposizione viadanese (Fabrizia Zaffanella, Benedetta Boni e Nicola Federici) hanno deciso di presentare una mozione che verrà discussa e votata nel prossimo consiglio comunale. Questo il testo.



Mozione urgente sulla carenza dei vaccini antinfluenzali

La campagna antinfluenzale da sempre rappresenta un evento di sanità pubblica di grande impatto per la tutela della salute della collettività; ad essa, da anni ormai, tutte le aziende sanitarie e i medici di famiglia prestano grande attenzione perché si registri un’alta adesione da parte dei cittadini, in particolare da parte degli ultrasessantacinquenni e delle persone affette da altre patologia.

Della vaccinazione di quest’anno, già dalla primavera scorsa, gli esperti di sanità pubblica avevano sottolineato l’importanza per non creare il rischio di una sovrapposizione fra le due epidemie ( Covid e antinfluenzale), favorendo così una diagnosi differenziale fra le stesse.

Per questo motivo il Ministero della Salute aveva fornito l’indicazione di anticipare l’inizio della campagna antinfluenzale ai primi giorni di ottobre, estendendo, altresì, il più possibile il target dei destinatari, quindi, oltre agli ultrasessantenni i bambini, gli insegnanti ecc) Per questo motivo l’ATS Valpadana, di concerto con le tre ASST del territorio, già dai mesi primaverili, aveva previsto un raddoppio delle dosi rispetto a quelle utilizzate negli anni precedenti.

Un tale impegno progettuale, fondato su urgenti preoccupazioni di salute pubblica è naufragato nel mare dell’inefficienza della Regione Lombardia: bandi errati, costi 5 volte piu’ elevati, vaccini non autorizzati dall’AIFA ma soprattutto vaccini carenti per tutte le categorie previste dalle indicazioni ministeriali.

Ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera scelta sono state consegnate piccole tranche di vaccini non sufficienti a coprire le richieste, determinando così pesanti disservizi; essi, infatti:

• hanno ricevuto prevalentemente vaccino adiuvato somministrabile agli ultra 65enni, mentre non hanno ricevuto sufficiente vaccino per i pazienti fragili, proprio coloro che avrebbero ricevuto maggiore beneficio dalla profilassi vaccinale;.

• hanno acquisito Il vaccino a metà novembre ed esso non era provvisto di siringhe, il che ha aumentato ulteriormente i tempi di somministrazione;

• hanno ricevuto sempre a metà novembre il vaccino antinfluenzale spray destinato ai bambini e ragazzi dai 2 ai 18 anni, dimenticando che ai bambini a rischio era già stato somministrato il vaccino tradizionale, col conseguente rischio del mancato utilizzo di quello spray.

Questi ritardi hanno comportato lo stop. da circa 10 giorni, delle prenotazioni sia negli ambulatori vaccinali che in quelli dei Medici di famiglia. Tra l’altro, neppure nelle farmacie il vaccino è reperibile e pare che i vaccini, tra l’altro in una quantità inferiore a quella necessaria, arriveranno nella seconda metà di dicembre, quando potremmo avere i primi casi di influenza.

Una situazione grave, incresciosa e un danno nei confronti dei cittadini Lombardi.

L’adesione alla campagna vaccinale si profilava in termini di massa, come responsabile risposta dei cittadini alle indicazione dei sanitari. Mai negli ambulatori e presso i medici erano pervenute tante richieste, per cui da un lato gli operatori stanno vivendo una situazione di comprensibile imbarazzo e di viva preoccupazione, dall’altro cale vertiginosamente la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini.

Il tema va, dunque, discusso in Consiglio Comunale, perché dalla voce dell’organo maggiormente rappresentativo della cittadinanza si levi un fronte di protesta e di proposta a che la situazione prima descritta venga immediatamente affrontata e risolta senza ulteriori indugi.

A fronte di questa clamorosa inefficienza registrata nella campagna della vaccinazione antinfluenzale

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A:

Scrivere, a nome di tutto il consiglio comunale di Viadana, al presidente della Regione Lombardia, all’assessore della sanità, ai consiglieri Regionali rappresentanti del territorio Mantovano e al direttore della ATS Valpadana, per chiedere che al più presto vengano consegnate i vaccini agli ambulatori vaccinali, alle farmacie, ai medici di medicina generale e ai Pediatri, necessari per soddisfare le richieste della cittadinanza;

Scrivere a Ats Valpadana per chiedere quale piano di vaccinazioni sarà definito ed attuato per concludere rapidamente le vaccinazioni rivolte alle persone fragili e agli anziani, ancora non protetti dal vaccino, in collaborazione con i MMG




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