Sabbioneta e le borse per portare i sacchi della plastica: botta e risposta Ghezzi-Pasquali
"Quanto ai saturimetri - ha concluso Pasquali - né da parte dei medici di medicina generale sabbionetani, né dagli operatori farmaceutici e sanitari, né dai cittadini stessi, mai è emersa la necessità di dotare i nostri concittadini in isolamento domiciliare di tale strumento”.
SABBIONETA – A Sabbioneta si discute anche sulle borsine in polipropilene utilizzate per la distribuzione porta a porta degli eco calendari per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e dei sacchi per la raccolta differenziata della plastica. Una interpellanza indubbiamente particolare quella del consigliere comunale della Lega Lorena Ghezzi, discussa nell’ultimo consiglio comunale proprio a Sabbioneta. “L’impegno di spesa è stato di 2mila euro più iva – ha attaccato Ghezzi – e ci sono famiglie alle quali è stato consegnato un solo rotolo di sacchi per la raccolta della plastica, tanto che viene da pensare che in tali situazioni costi di più la borsa che i sacchi stessi. Non si potevano impegnare questi soldi in modo diverso e per l’acquisto di beni più necessari, come ad esempio i saturimetri da consegnare in comodato d’uso alle famiglie con persone in quarantena fiduciaria o positive al Covid?”.
Un quesito al quale ha risposto in consiglio in prima persona il sindaco Marco Pasquali. “Si è deciso di non provvedere al solito ritiro in municipio del materiale, per tutelare la salute dei cittadini e per fornire loro, in tempo di emergenza sanitaria, un servizio più rispondente alle necessità di contenimento dei rischi di contagio da Covid-19. Dovendo acquistare una borsina per ogni nucleo famiglia, per rendere agevole, sicura dalle intemperie metereologiche, pratica la consegna a domicilio, si potevano immaginare due strade: scegliere borsine di plastica usa e getta, contribuendo al consumismo, all’inquinamento e rendendo la consegna di sacchi e materiale cartaceo insicura e instabile; oppure prevedere l’acquisto di borse riutilizzabili, in materiale idrorepellente, tali da poter facilmente garantire la consegna per intero di tutto il materiale oggetto di questa operazione”.
Ma la spesa è stata di zero euro per il comune. “In data 30 aprile il CDA di TEA Spa approvava un piano di aiuto ai comuni soci che ha previsto per il Comune di Sabbioneta l’attribuzione di 6.000 euro. Tale somma, su richiesta, sarebbe stata attribuita al comune per organizzazione di attività culturali, sociali o educative. Non avendo potuto usufruire di tali risorse nei mesi passati, a causa dell’emergenza sanitaria che ha impedito ogni tipo di iniziativa, l’Amministrazione che rappresento ha deciso di richiedere tale contributo per l’acquisto delle borsine (e in parte per le iniziative natalizie) e per l’operazione di consegna a domicilio dei sacchi per la plastica, del calendario della raccolta rifiuti, del piano neve e della nota informativa sul futuro del servizio di raccolta rifiuti. Quanto ai saturimetri – ha concluso Pasquali – né da parte dei medici di medicina generale sabbionetani, né dagli operatori farmaceutici e sanitari, né dai cittadini stessi, mai è emersa la necessità di dotare i nostri concittadini in isolamento domiciliare di tale strumento”.
Giovanni Gardani