Lettere

Covid a scuola a San
Martino, dubbi sul modus
operandi del sindaco

da Un gruppo di genitori (lettera firmata)

Egregio Signor Direttore,

causa il contagio di un operatore della mensa delle scuole elementare e materna di San Martino dall’Argine, è stata disposta la chiusura per 15 giorni dei due plessi. Il Sindaco, che dice di aver deciso su disposizione dell’Ats, lo ha comunicato sabato sera 14 novembre alle famiglie attraverso una pagina Facebook non del Comune.

La notizia ha subito innescato le richieste di informazioni dai genitori. Le risposte del sindaco sono state confuse, incerte e piccate poiché, secondo lui, si ponevano in dubbio le sue parole per cui, forniva il telefono dell’Ats per le verifiche del caso. Domenica sera, sulla stessa pagina Facebook, veniva pubblicata l’ordinanza di chiusura totale. I dubbi dei genitori lunedì trovavano però conferma con la telefonata a un dirigente Ats il quale informava, che la decisione di chiudere tutto era solo del sindaco.

Infatti, in base ai protocolli sanitari sulle infezioni da Covid-19 in ambito scolastico, l’Ats aveva segnalato al Comune la necessità di porre in quarantena due classi elementari su cinque e la materna, di procedere poi alla sanificazione dei locali, mantenendo però la continuità delle attività per le restanti classi. A questo punto il sindaco cambia linea e, lunedì sera, comunica di avere accorciato la chiusura a soli 7 giorni per la sanificazione dei locali e di aver disposto il rientro a scuola dei bambini non in quarantena per lunedì 23 novembre con l’effettuazione di tamponi alle ore 15 di martedì 24 novembre.

Una decisione che mette in difficoltà le famiglie perché, con i figli a casa senza quarantena, non hanno diritto a benefici economici per l’assenza dal lavoro. Non solo questo: i tamponi verranno eseguiti il pomeriggio successivo al rientro a scuola dei bambini, cioè dopo due giorni di lezione insieme.

Nel colloquio con Ats è emerso che la stessa si è resa disponibile ad eseguire i tamponi durante la settimana di chiusura, ma il sindaco ha deciso diversamente, con il rischio di un ulteriore blocco delle attività educative in presenza di soggetti positivi. Ma realmente questo è il modus operandi in una situazione in cui si dovrebbero evitare possibili contagi?

R. Poli – T. Zanetti – C. Giunò – S. Villani – P. Prandi – O. Contesini – C. Mocchi

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