Economia

Padania Acque, illustrati gli investimenti: 1/3 delle risorse per fognature. Bolletta: +4,5%

“La nostra politica aziendale – ha concluso Bodini – dovrà tenere sempre in particolare attenzione gli obiettivi della direttiva europea ‘Right2Water’, tra i quali il miglior accesso all’acqua potabile per ogni cittadino, anche attraverso l’installazione di case dell’acqua e acquapoint".

A seguito dell’assemblea dei Soci di Padania Acque tenutasi nella serata di mercoledì 16 dicembre, Padania Acque ha illustrato il piano di investimenti da 79 milioni di euro per il periodo 2020-2023 durante una conferenza stampa tenutasi nella giornata di oggi. Serviranno per “realizzare gli investimenti che riguarderanno tutte le aree del sistema idrico integrato e tutto il territorio provinciale”. Agli investimenti, in ogni caso, corrisponderà un incremento medio della bolletta del 4,5% che tradotto, significano 3,5 euro su una bolletta di 150 metri cubi di una famiglia di 3 persone. Padania Acque, tuttavia, sottolinea che “con l’entità di investimenti pianificati per il prossimo periodo, le tariffe sarebbero dovute aumentare di quasi l’8%”.

Della cifra prevista per il triennio, il 28% verrà utilizzato per la depurazione, il 32% nell’acquedotto, il 33% nella fognatura e il 7% in investimenti generali. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, 20,3 milioni di euro saranno impiegati per interventi complessivi sulla provincia, 15,8 milioni saranno destinati alla zona cremonese, 28,6 milioni a quella cremasca, 9,6 milioni al territorio casalasco e 10,7 milioni a quello soresinese.

Il Direttore Generale Stefano Ottolini ha quindi illustrato: “4,6 milioni di euro verranno destinati agli interventi per la riduzione delle perdite idriche (M1), rispettivamente 9,6 milioni e 10,9 milioni verranno adibiti all’obiettivo del mantenimento del servizio (M2) e alla qualità dell’acqua erogata (M3)”. “Per l’adeguamento del sistema fognario – ha aggiunto – in termini di impatto ambientale (M4) verranno destinati 6,5 milioni di euro mentre per la qualità dell’acqua depurata (M6) saranno dedicati ben 23 milioni di euro. A questi si aggiungono gli 11,8 milioni di euro per gli scarichi indepurati e 12,8 per altri obiettivi non individuati da ARERA ma dovuti a esigenze del territorio rilevate insieme ad ATO e le amministrazioni comunali, arrivando così a coprire l’intero ciclo industriale di Padania Acque”.

“Questo risultato – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Alessandro Lanfranchi– è il frutto del grande lavoro di sistema che è stato svolto durante tutto il 2020 dal nostro ufficio tecnico insieme a quello dell’Ufficio d’Ambito e da tutte le strutture pubbliche del servizio idrico. Un lavoro in sinergia che crea valore per il territorio sia per la qualità del servizio che per le somme economiche interessate e ridistribuite sull’intera area provinciale”.

Il presidente Claudio Bodini ha invece spiegato: “In quest’anno così difficile Padania Acque è sempre stata presente sul territorio grazie alle persone che hanno garantito la loro presenza 365 giorni all’anno 24 ore al giorno. Il prossimo anno, purtroppo, dovremo fronteggiare l’imminente crisi economico-sociale che prevedibilmente, colpirà il nostro paese ipotizzando delle forme di supporto per le fasce di cittadini più fragili, nonché compatibilmente alle norme del settore, al mondo imprenditoriale”.

“La nostra politica aziendale – ha concluso Bodini – dovrà tenere sempre in particolare attenzione gli obiettivi della direttiva europea ‘Right2Water’, tra i quali il miglior accesso all’acqua potabile per ogni cittadino, anche attraverso l’installazione di case dell’acqua e acquapoint, trasparenza e condivisione delle analisi dell’acqua potabile, il miglioramento della sua qualità, la difesa dell’ambiente, la diffusione di una corretta informazione al cittadino sul valore ed il rispetto dell’acqua”.

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