Salute

Vaccinazioni per gli over80 L'avvio slitta a dopo l'11 marzo per ritardi di consegna dosi

Preoccupazione viene espressa dai sindacati Pensionati regionali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno chiesto di  incontrare il nuovo assessore al Welfare Letizia Moratti: “Vogliamo capire quali priorità Regione Lombardia propone, quanti e quali sono i punti vaccinali in Lombardia".

La prima fase della campagna vaccinale anti Covid in Lombardia slitterà a causa dei ritardi nella consegna da parte di Pfizer. Lo ha confermato il responsabile della campagna vaccinale anti Covid di Regione Lombardia, Giacomo Lucchini, sottolineando che questo comporterà lo slittamento della conclusione della prima fase (seconda dose al personale sanitario e agli ospiti delle rsa) dal 28 febbraio all’11 marzo. La seconda fase – a meno di modifiche – riguarderà gli over 80 e i pazienti cronici e fragili, che quindi inevitabilmente vedranno a loro volta slittare l’inizio.

“Dopo una settimana a ritmo di circa 20mila iniezioni al giorno – ha detto ancora Lucchini  – ora c’è stata una frenata, necessaria per garantire di avere le dosi di richiamo per tutti. La campagna procede secondo la pianificazione che abbiamo fatto. Sappiamo che questa settimana abbiamo 20mila dosi in meno e la prossima 25mila, quindi dobbiamo rivedere la programmazione rallentando le somministrazioni delle prime dosi per garantire le dosi di richiamo a tutti”.

Preoccupazione viene espressa dai sindacati Pensionati regionali di Cgil, Cisl e Uil, che hanno chiesto di  incontrare il nuovo assessore al Welfare Letizia Moratti: “Vogliamo capire quali priorità Regione Lombardia propone, quanti e quali sono i punti vaccinali in Lombardia. Chiediamo di conoscere calendario e cronoprogramma indicativo per gli anziani; vogliamo sapere se sarà attivata una piattaforma telematica regionale – semplice e intuitiva – per aderire e prenotare la vaccinazione anti Covid 19 degli “over”, dei portatori di disabilità (con il loro caregiver) e delle categorie fragili. Vogliamo conoscere le modalità alternative che regione Lombardia mette in campo per chi non è in grado di utilizzare i sistemi informatici o ne sia sprovvisto; capire se l’anziano che non intende prenotarsi online può in alternativa aderire e prenotarsi dal proprio medico di medicina generale”.
In Lombardia la popolazione è di 10 milioni circa di abitanti, di cui 2,3 milioni circa sono over 65. Nei big data dei computer di Regione Lombardia si trovano tutti i dati degli assistiti: nome, indirizzo, telefono, codice fiscale, tessera sanitaria, eventuali esenzioni e cronicità, storia sanitaria.

“Per questo chiediamo a Regione Lombardia un cambio di passo, una vera presa in carico del cittadino ‘over’ che vuole vaccinarsi. Chiediamo un segnale di attenzione per i nostri anziani, per i disabili e per le categorie fragili, onde evitare quanto recentemente accaduto, un segnale che soprattutto permetta di programmare al meglio la campagna vaccinale dal primo contatto, dal profilo logistico, dalla distribuzione delle dosi, dal numero degli operatori impegnati. Solo collaborando tutti insieme riusciremo a centrare l’obiettivo, ma soprattutto a restituire fiducia e serenità ai nostri anziani e cittadini, che sono duramente provati da mesi di emergenza sanitaria, di crisi sociale e economica senza precedenti”.

Giuliana Biagi

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