Da Bozzolo la protesta per i mancati ristori: "Mantova dimenticata nonostante i numeri"

I ristori? Hanno funzionato abbastanza, almeno se si parla di quelli arrivati ai comuni e poi distribuiti alle categorie più colpite dal Covid, nella prima ondata, quando il virus ha colpito duramente in particolare le province lombarde di Cremona, Lodi, Brescia e Bergamo, che hanno portato la croce con numeri altissimi tra contagiati, Terapie Intensive e decessi. Tuttavia nella seconda ondata, quando inevitabilmente la geografia del contagio si è spostata rispetto a marzo-aprile 2020, nulla si è visto. Una differenza di trattamento che tocca da vicino anche comuni confinanti con la provincia cremonese e che, come nel caso di Bozzolo, ad esempio, fanno parte di un comprensorio, l’Oglio Po, che per storia e tradizione è da sempre collegato al territorio Casalasco.

Giuseppe Torchio, sindaco appunto di Bozzolo e peraltro ex presidente della Provincia di Cremona, a conferma del legame inscindibile tra i due territori – lungi dal voler innescare una “guerra tra poveri” – ha voluto evidenziare quella che a suo avviso è una ingiustizia e lo ha fatto nel corso di una diretta sulla propria pagina Facebook, trattando vari temi. I numeri di Mantova, in effetti, sono in netta crescita: e dopo il sorpasso su Cremona arrivato attorno alla fine di novembre, oggi tutti i dati concordano: al 23 gennaio sono stati 15.754 casi per la Regione nella provincia di Cremona contro i 19.738 in quella di Mantova; per la Prefettura la distanza è sempre di 4mila unità, 15.515 casi cremonesi contro 19.431 mantovani. Ecco perché anche i comuni virgiliani del comprensorio Oglio Po, ora, reclamano aiuti economici.

G.G.