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Elezioni Federugby, Gianni Fava si candida consigliere per PalC

L’attuale presidente federale è Alfredo Gavazzi che è succeduto nella carica a Giancarlo Dondi e proprio il prossimo 13 marzo si voterà chi sarà il prossimo numero 1 del rugby italiano per un quadriennio

VIADANA – Con l’acronimo PALC si intende l’Associazione Pronti al Cambiamento che da tempo si sta preparando alle prossime elezioni per ridisegnare le gerarchie della Federazione Italiana Rugby. “Desidero annunciare la mia candidatura a prossimo consigliere – ci spiega il vice presidente del Rugby Viadana, Gianni Fava – a sostegno –parola fondamentale nel rugby – di Giovanni Poggiali ed al fianco di altre persone che stimo  e di cui condivido molti aspetti di gestione del rugby come Franco Tonni e Riccardo Melegari”.  Da molti mesi si è individuato nelle Accademie il punto focale su cui dare il via alla svolta: “I club devono tornare al centro del movimento – commenta Fava -, oggi con la pandemia le realtà meno strutturate di TOP10 e Serie A sono esposte ad una grande pressione e sopravvivono con difficoltà. Spesso si ragiona sulle franchigie, ma è il movimento di base che dev’essere tutelato in una fase in cui si rischia un abbandono di massa di tesserati anche a causa del Covid-19”.

L’attuale presidente federale è Alfredo Gavazzi che è succeduto nella carica a Giancarlo Dondi e proprio il prossimo 13 marzo si voterà chi sarà il prossimo numero 1 del rugby italiano per un quadriennio. “C’è la necessità di una nuova ondata di idee – sottolinea Gianni Fava – come accade in altre federazioni dove si punta formatori tecnici di grande livello e serve elevare la qualità della classe arbitrale per c innalzare contestualmente l’asticella tecnica degli atleti. Per questo serve mettere basi solide ai club”.

L’anima viadanese ovale all’interno di PalC, come anticipato, vede la presenza anche di Franco Tonni, gm del Rugby Viadana fu capace  di stupire in Italia e sorprendere all’estero, in quei Paesi molto più evoluti rispetto all’Italia in virtù di una tradizione ben più radicata: “Il trend negativo dei campionati di Serie A e Top 10 deve preoccupare:

“C’è da rifondare tutto il movimento – sostiene Tonni – partendo dal marketing che possa rendere più interessante il prodotto rugby italiano. Con azioni mirate che potremmo attivare da subito, aumenterebbero la visibilità,  l’attrattività ed anche le risorse da mettere sulla bilancia del nostro rugby”.

Nella video intervista pubblicata sulla pagina Facebook di Pronti al Cambiamento, Tonni ripercorre a ritroso una fase storica della palla ovale nostrana, quella pre Celtic League in cui c’era la L.I.R.E (Lega Italiana Rugby d’Eccellenza): “E’ un periodo che ricordo molto bene e che proprio sotto l’aspetto del marketing e della visibilità ci vedeva primeggiare. Una nuova Lega Rugby? Se funzionale a risollevare il livello generale del campionato domestico – conclude Tonni -, allora sarebbe una strada da percorrere”.

Il movimento ha bisogno di essere rifondato nei molteplici aspetti che lo compongono e proprio su questo Gianni Fava sembra avere le idee piuttosto chiare:

“Ci sono ben 580 club – conclude il candidato consigliere FIR per la Lombardia, Gianni Fava – che potrebbero trovare ossigeno e visione per il proprio futuro grazie alle risorse che si potrebbero risparmiare con le accademie e riportare la centralità a club come L’Aquila che per tradizione e bacino non ha senso che siano in condizioni di tracollo e come L’Aquila molte altre!”

Alessandro Soragna

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