Sabbioneta, riparte l'attività della Fondazione Isabella Gonzaga
La preoccupante situazione debitoria, eredità delle precedenti amministrazioni, si assommava alla necessità di far fronte a significativi lavori di ristrutturazione degli stabili

SABBIONETA – Si vede la luce. La Fondazione Isabella Gonzaga riparte, proseguendo nell’opera di risanamento e pensando al futuro.
La Fondazione Isabella Gonzaga Onlus trae origine dalla fusione delle due IPAB Comunità di Riposo “Giuseppe Serini” e Comunità Alloggio “Federica Serini”, costituenti gli Istituti Riuniti di Assistenza e Beneficenza di Sabbioneta. La Regione Lombardia, ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale 1/2003, ha riconosciuto l’Ente attraverso la Deliberazione della Giunta Regionale numero VII/15897 del 30/12/2003.
La Casa di Riposo, già Ospedale Civile, ebbe origine nel XVI secolo da Vespasiano Gonzaga, Duca di Sabbioneta, che ne promuoveva la fondazione. Questa venne condotta a termine dai Principi Carafa de Marra e Isabella Gonzaga, rispettivamente genero e figliadi Vespasiano, con atto del 21 aprile 1603.
Classificata inizialmente come Infermieria (dal 1939 al 1965 ) venne individuata come R.S.A. nel 1985, assumendo la denominazione di Casa di Risposo “Giuseppe Serini”. La Comunità Alloggio fu istituita, come orfanotrofio femminile, da Lorenzo Longari, con testamento del 21 ottobre 1684. Con decreto del Presidente della Repubblica del 1972, fu variata la denominazione in “Istituto Femminile Beata Vergine del Carmine” che venne poi ridefinita da Regione Lombardia nel 1993 in Comunità Alloggio “Federica Serini”.
“L’attuale consiglio di amministrazione – spiega Stefano Spallanzani, presidente – si è insediato il 2 marzo del 2019, dopo il commissariamento, con l’arduo compito di evitare lo scioglimento dell’Ente preannunciato dal precedente Presidente.
La preoccupante situazione debitoria, eredità delle precedenti amministrazioni, si assommava alla necessità di far fronte a significativi lavori di ristrutturazione degli stabili. La collaborazione con gli istituti di credito storicamente vicini alla Fondazione (Banca Intesa e MPS) ha portato a ristrutturare il debito scaduto procrastinandone l’esigibilità nel medio e lungo termine.
L’operazione si è resa possibile per le previsioni, avanzate nel nuovo business plan, di considerevoli miglioramenti reddituali e finanziari. Primo tangibile effetto di questa operazione è stata la possibilità di corrispondere agli ex dipendenti della Fondazione le retribuzioni arretrate e la liquidazione del TFR dovuto.
Già oltre la metà degli importi sono stati erogati mentre per la restante parte si è provveduto a concordare una rateizzazione che si concluderà all’inizio del prossimo anno. Consideriamo questo risultato particolarmente importante e significativo perché rappresenta un primo passo utile a rinnovare l’immagine della Fondazione e riconquistare la fiducia e la considerazione della comunità sabbionetana.
Veniamo ora ai lavori programmati nei due conventi. Per quanto riguarda l’edificio di Via della Stamperia 3 (Convento del Carmine), con l’autorizzazione della Sovrintendenza e il permesso di costruire del Comune, si è potuta completare la documentazione da inviare alla Struttura Commissariale per gli interventi post sisma 2012.
I lavori di ristrutturazione dovrebbero iniziare entro l’anno per concludersi nel 2024. Sarà necessario porre in atto azioni concrete per reperire il 50% dei fondi mancanti alla realizzazione del progetto.
Chiederemo la collaborazione delle fondazioni bancarie e intendiamo sfruttare al meglio le misure messe a disposizione dal Governo (superbonus 110%). Nell’attesa di tale realizzazione abbiamo iniziato gli interventi manutentivi volti a rendere l’immobile di Piazza della Libreria Grande 1 (Convento dei Serviti) idoneo ad ospitare la comunità educativa consentendone la riattivazione e il relativo indispensabile apporto economico e finanziario.
Sono previste nuove attività, un centro diurno, un auditorium e centro di formazione supportato dalle rinnovate cucine con sala da pranzo. La progettualità complessiva, patrocinata dal Comune di Sabbioneta, è stata suddivisa inquattro lotti: lotto 1 Comunità educativa; lotto 2 Centro diurno e sede della Fondazione; lotto 3 Centro cottura con sala da pranzo finalizzati ad attività formative; lotto 4 Auditorium e centro formazione.
A supporto di tale iniziativa sonostati raccolti contributi per un valore complessivo di 254.484,87 euro. In dettaglio: 38.000,00 euro da parte della Fondazione Cariverona; 95.048,09 euro da parte del GAL Oglio Po per il primo lotto; 84.936,78 euro da parte del GAL Oglio Po relativamente al lotto 2; 20.000,00 euro da parte della Fondazione BAM, lotto 3; 15.000,00 euro da parte della Fondazione Comunità Mantovana onlus e 1.500,00 euro da parte del Lions Club Sabbioneta Nova Civitas per il lotto 4.
La realizzazione degli interventi verrà completata entro il 30/04/2021 e si potrà quindi riattivare la Comunità educativa prima dell’estate, compatibilmente con l’attuale situazione emergenziale. La Fondazione prevede, con la conclusione dei lavori nel primo quadrimestre 2021, di formalizzare ad ATS Val Padana l’istanza di riattivazione della Comunità educativa procedendo al contempo aidentificare un soggetto gestore dell’unità d’offerta in grado di accompagnare l’Ente nel delicato passaggio di ripartenza della Comunità nella sede temporanea prima dell’approdo definitivo nell’immobile di Via della Stamperia n. 3.
Dopo il trasferimento della comunità educativa nella propria sede storica, presumibilmente entro il dicembre 2024, la struttura del collegio dei servitiverrà adibita allo sviluppo di progettualità legate all’ambito sociale, culturale o all’accoglienza turistica“.