Progetto 'Madonna dei Poveri', housing sociale da Rivarolo del Re a Cremona
La Comunità Madonna dei Poveri nasce in un periodo di estrema fragilità sociale, ma il messaggio di cui è portatrice è carico disperanza evangelica perché la ragione del suo esistere affonda le radici negli intenti di comunione che tutti i rappresentanti sopraccitati stanno realizzando

RIVAROLO DEL RE/CREMONA – Grazie alla partecipazione al Bando “Housing Sociale per persone fragili”, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariplo ha deliberato in data 19 dicembre 2020, di concedere un contributo finalizzato al progetto “Madonna dei poveri” che permette di coprire il 50% dei costi di ristrutturazione dell’area adibita all’housing sociale e l’avvio dell’attività di gestione della Comunità.
E finalmente, nonostante qualche ritardo causato dall’emergenza sanitaria, questo sogno condiviso dall’Associazione La Tenda di Cristo e dalla Fondazione Cariplo, con la collaborazione del Comune di Cremona si realizzerà anche grazie al contributo economico della Fondazione Arvedi.
Martedì 2 marzo 2021 alle ore 11.30, il Vescovo Mons. Antonio Napolioni alla presenza del Sindaco Gianluca Galimberti, dell’Assessore al Welfare Rosita Viola, del Direttore della Caritas Don Pierluigi Codazzi, benedirà la comunità per confermare appunto la “vocazione al bene” di questi luoghi consacrati da secoli al servizio della città e delle persone che attraversano momenti di difficoltà.
L’ospitalità tra i 12 e15 posti complessivi, si sviluppa negli spazi (quattro appartamenti, l’ufficio di coordinamento ed una sala comune), magistralmente rinnovati dalla Ditta Pieve s.r.l. di Malagnino, dei fratelli Bonetti Alberto e Andrea.
La convenzione siglata con il Comune di Cremona è finalizzata a regolare i rapporti tra l’Ente Pubblico e l’Associazione. Gli intenti sono stati condivisi con l’Amministrazione, fin dal momento in cui il progetto è stato pensato.
I bisogni espressi dal territorio devono necessariamente trovare una risposta adeguata alla complessità del momento, fronteggiabile unicamente con l’attivazione di un “sistema casa temporaneo”, capace di creare sinergie, strategie e opportunità volte a ridisegnare il sistema di accoglienza e di aiuto a livello cittadino.
Questa soluzione è in linea con lo spirito resiliente tipico delle Tende di Cristo, metafore delle tende allestite nel deserto durante il cammino verso la Terra Promessa. La struttura “Madonna dei Poveri” vuole essere, dunque, spazio generativodi relazioni, luogo fisico e metaforico ove la vita dei suoi abitanti emerge per creare appartenenze sociali e pratiche di prossimità.
Tale obiettivo potrà essere realizzato grazie alla collaborazione di volontari ed operatori che lavoreranno in sinergia con la Direzione di Casa Paola, il Fondatore Padre Francesco e la Direttrice Pierangela Cattaneo.
Tra questi ricordiamo in modo particolare MaurizioPezzali, un volontario che vive presso la Comunità di Rivarolo del Re ed Uniti (sede operativa dell’Associazione), sentinella discreta durante tutti i lavori di ristrutturazione.
Sarà presente in modo stabile un custode. La donazione della Fondazione, consente inoltre, per l’avvio e la gestione della struttura, la presenza di un operatore qualificato. E’stato individuato l’Educatore Professionale Filippo Sacchini che garantisce insieme ai Referenti del Comune Dott. Spriveri Giuseppe e Ungari Paolo, agli Assistenti Sociali e agli altri operatori della rete territoriale, l’accompagnamento degli ospiti finalizzato all’implementazione di Progetti Personalizzati costruiti con e a loro beneficio.
La sfida delle Tende, pertanto, si rinnova anche grazie a questa proposta: un metodo di formazione, una pedagogia di recupero delle prospettive di vita e di un orizzonte per il futuro, un viaggio di liberazione dal dolore assoluto, la possibilità di rinascere attraverso il valore dell’essenziale, delle piccole cose che esaltano la bellezza dell’animo umano.
Padre Francesco e tutti i suoi collaboratori desiderano cogliere questa preziosa occasione per esprimerei loro più sentiti ringraziamenti. Un pensiero carico di riconoscenza va all’amica Iris Caffelli che grazie al lavoro di progettazione, continua a contribuire al bene della sua terra di origine.
La Comunità Madonna dei Poveri nasce in un periodo di estrema fragilità sociale, ma il messaggio di cui è portatrice è carico disperanza evangelica perché la ragione del suo esistere affonda le radici negli intenti di comunione che tutti i rappresentanti sopraccitati stanno realizzando.
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