Economia

Vaccini nelle aziende, ok al protocollo regionale da Confindustria, Coldiretti e Confagricoltura

Alcune perplessità sono state invece evidenziate dal mondo sindacale lombardo e dalle associazioni che rappresentano le piccole imprese. I rappresentanti dei lavoratori e delle pmi hanno quindi chiesto un maggiore coinvolgimento.

Dopo la presentazione, mercoledì 10 marzo, del protocollo d’intesa firmato da Regione Lombardia, Confindustria Lombardia e Anma (Associazione nazionale medici di azienda e competenti) finalizzato all’estensione della campagna vaccinale contro il Covid-19 nelle aziende manifatturiere lombarde, arrivano alcune prese di posizione favorevoli da parte delle organizzazioni di categoria regionali.

“Questo protocollo – commenta Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia – è la nostra risposta operativa per contribuire concretamente nella campagna vaccinale in Lombardia, nella consapevolezza che ogni modello organizzativo è condizionato da molteplici fattori, tra cui la disponibilità di vaccino e la logistica necessaria”.

“Il mondo industriale – prosegue Bonometti – vuole dare una risposta concreta alla necessità di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile: solo il vaccino potrà permetterci di contenere l’espansione del contagio e tornare di conseguenza ad una vita normale”.

“A fronte di questo impegno – conclude il presidente regionale degli industriali – Confindustria Lombardia ha individuato la disponibilità di molte aziende associate nel mettere a disposizione dei medici competenti i propri locali aziendali per effettuare in totale sicurezza le vaccinazioni a tutti quei lavoratori che ne dovessero fare richiesta”.

Un giudizio positivo è arrivato anche da Coldiretti Lombardia, organizzazione guidata dal cremonese Paolo Voltini, che ha messo a disposizione le proprie sedi per le vaccinazioni degli agricoltori.

Obiettivo condiviso anche da Confagricoltura Lombardia: “Stiamo portando avanti una campagna di sensibilizzazione nelle nostre sedi territoriali – spiega il presidente Antonio Boselli – affinché sempre più agricoltori condividano la necessità di ricevere il vaccino come unica soluzione per superare la pandemia: siamo a completa disposizione delle Istituzioni per portare avanti questo modello operativo di vaccinazione di massa anche attraverso la disponibilità di molte aziende agricole associate per ospitare medici competenti ed effettuare in totale sicurezza le operazioni di vaccinazione per coloro che liberamente ne faranno richiesta”.

Alcune perplessità sono state invece evidenziate dal mondo sindacale lombardo e dalle associazioni che rappresentano le piccole imprese. I rappresentanti dei lavoratori e delle pmi hanno quindi chiesto un maggiore coinvolgimento in vista della fase operativa che sarà comunque subordinata all’effettiva presenza delle dosi.

Guido Lombardi

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