Casalmaggiore, mellifere, le ripianta
Silvia Tei (e c'è pure il falegname)
I fiori verranno ripristinati e messi - vista la sbadataggine compulsiva dei tagliatori d'erbe - al sicuro, se l'amministrazione cittadina ne darà la possibilità - con una piccola staccionata

CASALMAGGIORE – Il merito trova sempre infiniti padri, la colpa in genere è orfana. Pure in questo caso sperare che chi ha fresato le mellifere (la terza volta in un anno) del progetto dei bambini della Marconi finanziato con il bando Umberto Chiarini si prendesse almeno l’onere di ristabilire la situazione è stata – almeno sino a ieri sera – cosa vana. La colpa è spesso orfana.
Ma c’è, comunque, un merito anche in questa storia, anzi ce ne è più d’uno. Perché i fiori verranno ripristinati e messi – vista la sbadataggine compulsiva dei tagliatori d’erbe – al sicuro, se l’amministrazione cittadina ne darà la possibilità – con una piccola staccionata. E perché tornerà un poco di quel colore che è stato portato via dalle lame.
Ieri mattina, appena letto dell’ennesimo incidente di percorso, ad attivarsi è stata l’ex consigliera comunale Silvia Tei. Lei di professione si occupa proprio di giardini ed aree verdi e si è resa disponibile a mettere i fiori per le api a sue spese. Il secondo dei meriti grandi va a Daniele Fortunati che – mastro Geppetto estremamente abile della via Baldesio – si è impegnato a fare la staccionata di separazione per evitare altri spiacevoli incidenti.
Ormai è cosa chiara che chi taglia non sta a badare alle sottigliezze, meglio prevenire una quarta sbadataggine.
Altre persone si sono mosse e si stanno muovendo: si sono messe a disposizione per il ripristino della porzione di parco pubblico.
Ora servirebbe il legname necessario. Non ne serve tanto, basterebbe metterne a disposizione quanto basta per una piccola opera di una quindicina di metri. La colpa non è di nessuno, resterà orfana anche questa volta. Il merito però potrebbe avere un padre in più. Almeno questa è la speranza.
Nazzareno Condina