Cronaca

Gianni Fava membro
del World Rugby

C'era una volta l'International Rugby Board, per brevità IRB e poi subentrò, quale massimo organismo di governo del Rugby, World Rugby che sarebbe equiparabile alla FIFA laddove la palla smussa le roprie punte, perde la tipica forma ovale e diventa rotonda. Tanto per capire l'importanza a livello planetario dell'Ente di cui è appena entrato a farne parte Gianni Fava:

VIADANA – C’era una volta l’International Rugby Board, per brevità IRB e poi subentrò, quale massimo organismo di governo del Rugby, World Rugby che è equiparabile alla FIFA laddove la palla smussa le proprie punte, perde la tipica forma ovale e diventa rotonda.

Gianni Fava entra nel massimo ente della palla ovale. Un riconoscimento più che meritato.

Sono davvero emozionato e voglio condividere le sensazioni di queste ore con tutti voi. Il consiglio federale della Fir all’unanimità ha accolto la proposta del presidente Marzio Innocenti di nominarmi quale membro del Consiglio di World Rugby, il massimo organismo mondiale che governa la disciplina. Un incarico prestigioso che mi proietta verso una dimensione internazionale che spero di potermi meritare. Farò tutto il possibile per migliorare l’immagine del rugby – sottolinea- e per non deludere le aspettative di tanti appassionati che hanno voluto un forte cambiamento del movimento a livello nazionale. Grazie a Marzio Innocenti per la fiducia e grazie agli amici di Pronti al Cambiamento e del Rugby Viadana che mi hanno accompagnato e sostenuto in questo percorso“.

Dell’importante novità ne parla il Presidente del Rugby Viadana, Giulio Arletti: “Il primo pensiero non deve andare all’orticello quindi non è importante solo per Viadana, ma per il rugby in generale – commenta il numero uno giallonero -, certo che è un vanto per noi, ma sono sicuro che Gianni Fava rispetterà la natura del suo ruolo facendo gli interessi di tutto il rugby italiano, d’altro canto – chiosa Arletti – conosciamo la sua immensa passione per questo sport quindi c’è di che essere fiduciosi“.

Alessandro Soragna

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