Cronaca

Cavallari sul video dei vandalismi:
"Progetto c'è e Pradella lo sa"

"Vorremmo chiedere al portavoce del PD locale Bini se Pradella durante la zona rossa - conclude Cavallari - goda di permessi speciali per uscire a fare video in luoghi chiusi al pubblico, perché non ci sembra un giustificato motivo di spostamento".

CAVALLARA (VIADANA) – E’ il vicesindaco Alessandro Cavallari a rispondere a Enos Pradella, candidato consigliere per Fabrizia Zaffanella, dopo che lo stesso ha pubblicato un video sui vandalismi alla scuola di Cavallara, frazione di Viadana.

“L’ultimo utilizzo delle ex scuole di Cavallara risale ai primi anni 2000 quando la  Protezione Civile la utilizzava per depositare i sacchi di iuta per le piene del Po e per qualche tempo successivamente per un piccolo ambulatorio del medico di base ma quasi subito dismesso, non certo questioni riguardante gli ultimi anni. Le scuole in questione furono oggetto di un progetto di recupero sviluppato fino all’esecutivo nel 2008/2009 ma che allora non venne finanziato, forse per poca attenzione e lungimiranza o probabilmente perché il rapporto costi/abitanti era improponibile, comunque da allora nessuno ne ha chiesto l’utilizzo e neppure l’alienazione, forse Pradella non lo ricorda”.

“Di fronte a questa molto più che decennale situazione – spiega Cavallari – che abbiamo ereditato va sottolineato che recentemente abbiamo avuto modo di proporre ad una rappresentanza dei cittadini di Cavallara l’intenzione di abbattere le scuole in questione creando un’area/parco a disposizione e riqualificazione totale del piccolo centro locale. Sinceramente la proposta è stata accolta molto positivamente ed a breve se ne vedrà l’epilogo, strano che il Sig. Pradella non sappia tutto ciò”.

“Senza nessuna polemica ma semplicemente ad onor del vero – conclude Cavallari – vorremo evidenziare alcune strane ma inequivocabili questioni a riguardo di questa sterile polemica dipinta in toni quasi filosofici. Vorremmo chiedere al portavoce del PD locale Bini se Pradella durante la zona rossa goda di permessi speciali per uscire a fare video in luoghi chiusi al pubblico, perché non ci sembra un giustificato motivo di spostamento. Con che titolo è entrato appunto in luoghi interdetti? E soprattutto perché invece di dare un minimo cenno di giustificabilità a questo gesto informando subito le autorità competenti, il Comune e le forze dell’ordine ha preferito solo ed esclusivamente caricare il video sui social alla ricerca di polemica? Purtroppo così è e per l’ennesima volta chi chiede confronto, invece, lo rifugge forse precostituitamente”.

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