Casalmaggiore, vandalo (adulto)
seriale riga le auto in via Mincio
L'ultima macchina rigata, probabilmente con una chiave a guardare il solco, ha danni per diverse centinaia di euro. Non è l'unica e, se non verrà rintracciato il colpevole, con molte probabilità non sarà neppure l'ultima

Un piccolo giardino, una sorta di piazzetta che, per arrivarci, la devi conoscere. Tutt’intorno ville e villette. In fondo alla strada una villa ancora in costruzione al confine del parco Bodana Bastoni. 50 metri più in là in linea d’aria corrono i binari della ferrovia. Sembra l’inizio di una storia tranquilla e di quiete, e non lo è affatto perché qui, in questa piazzetta di via Mincio uno squilibrato, forse una donna, si diverte a rigare le auto lasciano poi come firma un biglietto in cui chiede di pulire la piazzetta, oltre che parcheggiare.
L’ultima macchina rigata, probabilmente con una chiave a guardare il solco, ha danni per diverse centinaia di euro. Non è l’unica e, se non verrà rintracciato il colpevole, con molte probabilità non sarà neppure l’ultima.
“Ho tanta rabbia – ci spiega Massimo Baldini, ex vigile urbano del comune di Casalmaggiore da qualche tempo in pensione – perché dove abito in via Mincio c’è qualcuno o qualcuna, a mio parere con sintomi demenziali, che si diverte a rigare le auto che parcheggiano attorno ad un giardinetto che tra l’altro è sul suolo pubblico, e ancora più demenziale mette i bigliettini attaccati alle auto. Faccio altrettanto notare che nessuno gli ha ordinato di pulire la strada anche perché ogni 15 giorni passa il mezzo spazzatrice. E concludo che le auto erano in sosta regolare da non creare intralcio”.
Nessuno ha mai visto il vandalo seriale in azione. Non è il gesto di un ragazzino annoiato (non si spiegherebbero i bigliettini) e neppure quello di chi viene da fuori (difficile arrivare nell’area per sbaglio, bisogna andarci di proposito e non è neppure area di passaggio). “Anche se qualche sospetto c’è”. E voglia di fagliela pagare. C’è un qualche sospetto su chi potrebe essere, il campo è ormai limitato a due persone. “Prima o poi avremo la certezza di chi è a rigare le macchine, intanto però lì per paura non parcheggia più nessuno – prosegue Baldini – e quella è un’area comunque ben tenuta”.
La rabbia è tanta, e non solo quella di Massimo Baldini. Altri residenti di via Mincio hanno subito la stessa sorte e vogliono vivere tranquilli. Poter parcheggiare dove si può, magari sfruttando soprattutto nel periodo estivo, le aree d’ombra. Al momento non sono state coinvolte forze dell’ordine nelle ricerche del colpevole. Ma prima o poi chi riga le macchine un passo falso lo farà, e sarà solo questione di tempo. Per vivere tranquilli non c’è altra soluzione che fermare il colpevole: e qui, in via Mincio, sono tutti impegnati nell’idividuarlo per fermarlo, costi quel che costi.
Nazzareno Condina