Rotonda ex Sereni, asfalto
pessimo: serve intervento urgente
Segnaliamo all'ANAS, così come un tempo segnalavamo alla Provincia la criticità. Che non significa che qualcuno farà qualcosa: significa però che, semmai qualcosa dovesse accadere, non accadrà nell'inconsapevolezza delle parti in causa
Asfalto sconnesso, segni evidenti di pezze ormai consunte e buche. La rotonda ex Sereni, sulla SS/SP 343 Asolana si presenta così. Da tempo avrebbe bisogno di riasfaltatura, da tempo resta quello che è: il simbolo evidente del fallimento di una gestione delle strade, quella provinciale, poco attenta alle condizioni del manto stradale. Almeno qui, almeno da queste parti.
Da poco tempo l’arteria è passata ad ANAS. La rotonda ex Sereni dovrebbe essere, ammesso che mai la si farà, l’innesto della Gronda, la strada che dovrebbe sfociare alla rotonda della Sabbionetana e portare via buona parte del traffico dai centri abitati di Vicobellignano, Casalmaggiore e – per chi viaggia verso il mantovano – Vicomoscano.
Forse si apre qualche possibilità in più per un intervento radicale che non potrà e non dovrà essere come quello effettuato alla Rotonda Diotti, dove l’asfalto si sta già sfaldando di nuovo, ma dovrà essere concepito in modo che il lavoro duri.
Le segnalazioni che riceviamo sull’asolana sono parecchie. E sono segnalazioni di asfalti ormai consumati, di tratti in condizioni pessime, come questa della ex Sereni che si trova poco dopo aver passato la frazione di Vicobellignano in direzione San Giovanni in Croce. Le foto sono di questa mattina e mostrano che il problema esiste, ed è serio. Perché va bene che è una rotonda e i mezzi sono costretti giocoforza a rallentare, ma una distrazione, soprattutto per chi va in moto, potrebbe davvero essere pericolosa.
Segnaliamo all’ANAS, così come un tempo segnalavamo alla Provincia la criticità. Che non significa che qualcuno farà qualcosa: significa però che, semmai qualcosa dovesse accadere, non accadrà nell’inconsapevolezza delle parti in causa. Accadrà perché non si è intervenuti prima, per prevenire. Nella speranza che ANAS possa davvero intervenire, qui come altrove per riportare l’arteria almeno a un livello di decenza accettabile.
N.C.