Politica

Caso fanghi e gessi,
Zolezzi (M5S) in prima linea

"Riguardo al tema della cessazione della qualifica di rifiuto, il cosiddetto End of waste, abbiamo ribadito che in questo settore l’Italia detiene già il record di riciclo con oltre l’80% dei rifiuti recuperati, mentre la media europea è di poco superiore al 40%".

“Nel corso dell’audizione del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, nei giorni scorsi alla Camera, abbiamo evidenziato una serie di punti critici del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del suo primo decreto legge di attuazione, su semplificazioni e governance. Durante l’audizione, inoltre, ho indossato la pettorina del Comitato cittadini di Calcinato e portato all’attenzione del Ministro la questione della tracciabilità dei gessi”: così Alberto Zolezzi, deputato del MoVimento 5 Stelle nelle commissioni Ambiente ed Ecomafie.

“Riguardo al tema della cessazione della qualifica di rifiuto, il cosiddetto End of waste, abbiamo ribadito che in questo settore l’Italia detiene già il record di riciclo con oltre l’80% dei rifiuti recuperati, mentre la media europea è di poco superiore al 40%. I decreti già messi a punto dall’allora ministro Sergio Costa hanno reso possibile riciclare in maniera tecnicamente e ambientalmente adeguata carta, cartone, rifiuti da spazzamento stradale, pneumatici fuori uso, prodotti assorbenti per la persona. Un sistema che già funziona adeguatamente e si potrà applicare agli altri decreti in corso di scrittura”.

“Peraltro, tramite l’art. 184ter del D.lgs 152/2006, modificato nel 2019 durante il Governo Conte II, è possibile anche riciclare caso per caso, per tipi di rifiuti non ancora oggetto di decreto, con il potere di Ispra di controllare le autorizzazioni e di revocarle se considerate falso End of waste. Con l’articolo 34 del decreto Semplificazioni, che intendiamo modificare con un nostro emendamento, si elimina la possibilità di Ispra di cassare le autorizzazioni rilasciate, rischiando di legittimare situazioni come quella dei ‘gessi tossici’ di Calcinato, in provincia di Brescia. Non a caso oggi abbiamo portato all’attenzione del ministro Cingolani e dei parlamentari presenti la voce dei cittadini del posto, vittime da 10 anni di spandimenti di materiali che risultano rifiuti a tutti gli effetti”.

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