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MIA lavora sulla parità di genere,
concluso il progetto Pari e DISpari

A breve sarà consultabile sui siti delle scuole partner un video documentario che descrive i momenti salienti del progetto e le testimonianza dei partecipanti, con la regia del videomaker Pierluigi Bonfatti Sabbioni

Si è da poco concluso Pari e DISpari: leggere le differenze per promuovere la parità di genere, un progetto di prevenzione primaria della violenza verso le donne promosso dall’Associazione M.I.A Movimento Incontro Ascolto e realizzato nell’ambito dell’iniziativa regionale “Progettare la parità in Lombardia” – 2019.

M.I.A. , capofila del progetto, ha lavorato in partenariato con le principali scuole di Casalmaggiore, L’Istituto di Istruzione Superiore G. Romani, l’Istituto Comprensivo Diotti e L’Istituto di Formazione Professionale Santa Chiara ed in collaborazione, per la conduzione dei laboratori e della formazione, con la Cooperativa Sociale Giolli di Parma e con l’Università degli Studi di Modena-Reggio Emilia, Dipartimento di Educazione e Scienze Umane.

Il fenomeno della violenza contro le donne è un fenomeno strutturale della nostra società, che affonda le radici nella nostra cultura e che interessa tutti, uomini e donne. Per prevenire e contrastare efficacemente la violenza degli uomini contro le donne, è necessario e urgente che tutti i soggetti che, a diverso titolo, si occupano del tema mettano in campo azioni che aiutino a scardinare quei pregiudizi e stereotipi che stanno alla base del retaggio culturale patriarcale, ancora dominante, che si traduce nella discriminazione che le donne ancora oggi subiscono, in ambito privato e sociale. Proprio questo è stato l’obiettivo generale di Pari e DISpari, un progetto complesso e articolato in azioni diversificate a seconda della scuola di riferimento.

Al Romani il lavoro si è concentrato su un gruppo ristretto di studenti delle classi IV A Liceo Scientifico delle Scienze Applicate e V A Liceo Classico che, avendo già partecipato negli anni scolastici precedenti a progetti di sensibilizzazione sul tema, hanno scelto di partecipare ad incontri di approfondimento finalizzati a sviluppare e realizzare strumenti di disseminazione e di Peer Education tra le altri classi dell’istituto. Presso l’Istituto Santa Chiara, cinque classi hanno partecipato a laboratori finalizzati alla rappresentazione delle immagini femminili e maschili, delle discriminazioni, delle diverse forme di violenza, il tutto condotto dall’educatore Massimiliano Filoni attraverso la metodologia del Teatro dell’oppresso di Augusto Boal e della pratica pedagogica di Paolo Freire. Infine, un gruppo di docenti della Scuola Primaria e dell’Infanzia dell’Istituto Diotti hanno partecipato ad una formazione e ad una sperimentazione sul campo che, grazie alla supervisione della Prof.ssa Eleonora Crapolicchio dell’Università di Modena – Reggio, ha portato all’elaborazione di Linee Guida per educatrici ed educatori sulla decostruzione e contrasto degli stereotipi di genere.

A breve sarà consultabile sui siti delle scuole partner un video documentario che descrive i momenti salienti del progetto e le testimonianza dei partecipanti, con la regia del videomaker Pierluigi Bonfatti Sabbioni. Sul sito dell’ISS Romani sarà consultabile anche tutto il materiale prodotto dai Peer Educators, la cui grafica è stata curata da Marco Goi.

L’emergenza sanitaria ha avuto ovviamente un impatto importante sullo svolgimento del progetto, tuttavia, nonostante le difficoltà ed i numerosi adattamenti che la pandemia ha comportato, le diverse azioni sono state portate a termine nell’ottica di non disperdere ma di valorizzare il grande lavoro svolto da tutti e l’enorme patrimonio di idee e di esperienza emerse durante i laboratori. Ciò è stato possibile grazie alla determinazione ed alla motivazione di tutti, delle Dirigenti Scolastiche Luisa Caterina Maria Spedini e Cinzia Dall’Asta e del Direttore Mirko Bozzetti che hanno creduto fin dall’inizio al valore di questo progetto, alle docenti referenti del progetto Mariagrazia Arigò, Rita Pezzani, Laura Bozzetti, Federica Toscana e Roberta Chezzi, al lavoro instancabile delle volontarie di MIA e della Coordinatrice di progetto Greta Savazzi e soprattutto al contributo prezioso di tutte le ragazze ed i ragazzi che , non solo in aula ma anche da casa e durante la pausa estiva, ci hanno permesso di costruire un tassello piccolo ma prezioso nella lotta alla violenza di genere.

redazione@oglioponews.it

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