Zolezzi, esposto in Procura
sul tema inquinamento
Da qui le richieste alla Procura di “accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati, siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti e di verificare l'eventuale sussistenza di responsabilità connessa al mancato rispetto delle prescrizioni".
Ha presentato un esposto in Procura a Mantova Alberto Zolezzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle. Il tema è quello dell’inquinamento in provincia di Mantova, su tanti aspetti che vengono affrontati nel lungo documento.
“Nella provincia di Mantova – scrive Zolezzi – i decessi attribuibili al PM2.5 nel 2018 sarebbero 525 (su 54998 nazionali) cioè il 11,13% dei decessi totali in provincia di Mantova contro una media nazionale di 8,6 (elaborazione personale dai dati EEA). In sostanza si possono stimare circa 120 decessi in più rispetto alla media nazionale nella nostra provincia. Va rammentato che i parametri di riferimento europei indicati con la direttiva 2008/50 e seguenti sono meno restrittivi rispetto ai parametri OMS. Secondo i dati ARPA Lombardia e Ispra la situazione negli ultimi anni, fino al 2020 non è migliorata, neppure durante la pandemia”.
Altro tema è quello dei trasporti. “Il trasporto merci e passeggeri su gomma inquina notevolmente di più rispetto al trasporto su ferro. Secondo il rapporto di Casserini et al la ferrovia è il sistema di trasporto più ecologico: produce per singola unità trasportata le più basse emissioni del settore, sia rispetto al trasporto aereo che su strada. Nel contesto mantovano e padano va rammentato il rallentamento alla costruzione di opere per la mobilità sostenibile come il raddoppio ferroviario fra Mantova, Piadena e Codogno.
L’autostrada si inserirebbe fra le opere che determinano e stimolano l’incremento delle emissioni in atmosfera per il territorio.
Anche la riqualificazione della ex SS10 fra Mantova e Cremona è stata bloccata da quasi 20 anni dall’idea di realizzare l’autostrada fra Mantova e Cremona. In una recente risposta all’interrogazione del Consigliere Regionale M5S Andrea Fiasconaro l’Assessore Terzi ha esplicitato che il ritardo nella riqualificazione della ex SS10 (peraltro appena ritornata in gestione ANAS) è dovuto al fatto che è un’opera “alternativa alla realizzazione dell’autostrada” cioè o si fa una o si fa l’altra. Anche la riqualificazione della SS10 contribuirà a ridurre le emissioni per l’annullamento di code, la riduzione degli sfridi derivati dagli asfalti inadeguati, la creazione di piste ciclabili.
In questo contesto va rilevata la mancanza nei vari progetti di una tratta di circa 8 km che dovrebbe essere coperta costruendo l’autostrada Tirreno-Brennero (TIBRE autostradale) con un costo di oltre 2,7 miliardi (cifra che non risulta disponibile) di competenza statale. La tratta di 8 km (che completerebbe anche l’autostrada fra Cremona e Mantova) costerebbe circa 1 miliardo, facendo raddoppiare le stime attuali di costo della realizzazione dell’autostrada fra Cremona e Mantova, da 900 milioni a 1 miliardo”.
Vi è poi il settore degli allenamenti. “Per quanto riguarda l’agrozootecnia è notevole il contributo del 19% al particolato respirato segnalato da ISPRA con la speciazione citata. Va segnalato che l’ammoniaca su scala nazionale non sta per nulla diminuendo, con effetto su inquinanti secondari e va rilevato come le proposte per ridurre le emissioni in agricoltura (per esempio con una diversa alimentazione dei bovini) sono opposte a quelle legate alle cosiddette “fonti energetiche rinnovabili” agricole, visto che ridurre le emissioni vuol dire anche limitare la produzione del metano, temibile gas serra.
Nonostante la riduzione generale dei capi allevati negli ultimi anni, in provincia di Mantova risultano oggi ben 39 richieste di nuovi allevamenti o ampliamenti degli allevamenti esistenti in una situazione caratterizzata da record nazionali di allevamento con 233 allevamenti esistenti. Tutto questo si collega a una generale spinta a nuovi allevamenti o ampliamento degli esistenti in tutta la regione, in particolare Pavia, Lodi e Brescia. L’inquinamento extraprovinciale determina effetti anche sulla nostra provincia”.
Da qui le richieste alla Procura di “accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati, siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti e di verificare l’eventuale sussistenza di responsabilità connessa al mancato rispetto delle prescrizioni in materia di prevenzione sanitaria, nonché esercitare azioni di vigilanza e controllo necessarie a verificare la piena tutela ambientale e sanitaria”.
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