Grandine, Sabbioneta paga un
prezzo alto: 950 mila euro i danni
Marco Pasquali: "Attendiamo ora l'iter decisionale sullo stato di emergenza, competenza degli enti di governo superiori, e la conseguente apertura di canali di rimborso dedicati a questa calamità"

Ha lasciato danni ingenti la grandinata che lunedì scorso ha flagellato l’Oglio Po. I comuni stanno ultimando le stime dei danni e stessa cosa stanno facendo le organizzazioni agricole per quel che concerne i prodotti della terra. Le cifre sono importanti come testimonia Sabbioneta, dove c’è già una stima, seppur indicativa dei danni.
Partiamo dal settore agricolo: “La segnalazione è ancora indicativa – ci spiega il primo cittadino Marco Pasquali – ma la cifra si aggira sui 500 mila euro. E’ una stima al momento”. Una stima che dovrebbe scostarsi di poco dalla realtà. Mais, angurie, pomodori, soia, frutta, ortaggi: nulla è stato risparmiato dalla furia del ghiaccio. Ma non sono quelli all’agricoltura gli unici danni.
“Venerdì pomeriggio – ha aggiunto il sindaco Pasquali – il Comune di Sabbioneta, grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno tempestivamente segnalato i danni ricevuti, ha inviato formalmente alla Regione il report dei danni al settore pubblico e privato derivanti dall’evento dello scorso lunedì 26 luglio, richiedendo un intervento in merito. Si tratta di circa 50 segnalazioni di privati, per danni stimati in 200.000 euro per quanto riguarda le attività artigianali e produttive e 200.000 euro di danni stimati a beni mobili e immobili privati”.
A questi si sommano i danni al settore agricolo. Anche le strutture pubbliche sono state colpite: “Anche qui, la stima è approssimativa, ma sono circa 50 mila euro i danni registrati. Acqua in galleria e a Palazzo Ducale, nei cimiteri vetri andati distrutti, infiltrazioni in biblioteca”.
La speranza è quella che si possa arrivare a un qualche aiuto: “Attendiamo ora – conclude il primo cittadino – l’iter decisionale sullo stato di emergenza, competenza degli enti di governo superiori, e la conseguente apertura di canali di rimborso dedicati a questa calamità. Se, come ci auguriamo, arriverà quella fase, ci sarà modo di presentare ulteriori schede di danno”.
N.C.