Cronaca

Comitato TPT: "Tenere alta
l'attenzione su Ponte Po"

Torna a farsi sentire il Comitato Treno Ponte Tangenziale. La voce è quella del suo presidente Paolo Antonini. Che chiede anche - visto che tutto al di là di dichiarazioni d'intenti e desiderata tace - che si informi la popolazione a che punto è giunta la progettazione della nuova infrastruttura che dovrebbe sostituire il vecchio ponte po

Continuare a tenere alta l’attenzione perché le violazioni alle norme, i camionisti che fanno il passaggio sulla corsia opposta evitando le barre di peso presenti sul ponte e il superamento dei limiti di velocità sono segnalati con una certa continuità. Continuare a tenere alta l’attenzione perché da come viene utilizzato il ponte dipende la possibilità di utilizzarlo almeno sino al limite previsto dai tecnici. Dieci anni (ora solamente otto) se tutto va come deve andare. Il territorio, casalasco e parmense, lombardo ed emiliano non può prescindere dalla più importante infrastruttura non autostradale che ne collega i territori.

Torna a farsi sentire il Comitato Treno Ponte Tangenziale. La voce è quella del suo presidente Paolo Antonini. Che chiede anche – visto che tutto al di là di dichiarazioni d’intenti e desiderata tace – che si informi la popolazione a che punto è giunta la progettazione della nuova infrastruttura che dovrebbe sostituire il vecchio ponte po.

Nei giorni scorsi – scrive il Comitato – la Polizia Stradale ha effettuato dei controlli sui veicoli in transito sul ponte tra Casalmaggiore e Colorno, sia riguardo ai limiti di velocità sia riguardo al peso dei mezzi di trasporto. Da tempo il Comitato TrenoPonteTangenziale auspicava che si procedesse a controlli di questo genere, visto che chi ha eseguito l’intervento di messa in sicurezza del ponte ha specificato che tale intervento può assicurare la circolazione per 10 anni solo a condizione che vengano rispettati i limiti di carico (non più di 44 tonnellate), di velocità (50 km all’ora)e la distanza tra i veicoli (50 metri). Riguardo agli esiti di tali controlli, apprendiamo dal signor Lanzi, rappresentante degli autotrasportatori, che sono state rilevate soltanto poche infrazioni e non concernenti velocità e peso. Se tale informazione corrisponde a verità non possiamo che essere soddisfatti del fatto che la presenza della Polizia Stradale abbia funzionato da deterrente, inducendo i conducenti a rispettare i limiti di velocità e ad evitare di transitare sul ponte se il peso del proprio veicolo era eccessivo. Auspichiamo dunque una maggior frequenza di questi controlli, visto che, da numerose segnalazioni ricevute, notiamo invece come il limite di velocità venga sistematicamente violato e (specie nelle ore notturne) transitino automezzi che ad occhio sembrano eccedere di gran lunga il limite di peso consentito. Ma soprattutto il Comitato, nello spirito di massima collaborazione e di trasparenza che lo anima, auspica che la Provincia di Parma renda noti quanto prima i risultati del monitoraggio dei dati rilevati dai sensori installati sul ponte riguardo all’assetto del manufatto e alle rilevazioni sulla velocità e sul peso degli automezzi transitati su di esso. La conoscenza di questi dati, oggettivi e non passibili di interpretazioni di parte, è infatti essenziale per avere un quadro chiaro dello stato di salute del ponte. Senza dimenticarci che comunque il manufatto ha comunque ancora pochi anni di vita; perciò riteniamo opportuno che venga anche reso noto a che punto è la progettazione del nuovo ponte“.

N.C.

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