Salute

Azienda Consortile Oglio Po, passi
avanti sul Piano di Zona 2021-2023

La co-programmazione è un percorso d'ascolto e di partecipazione innovativo e ancora poco conosciuto in questi Comuni tuttavia il territorio ha dimostrato un grado di maturità e desiderio di coinvolgimento significativo e per nulla scontato.

Il 30 settembre l’ASC Oglio Po ha realizzato un momento di formazione, rivolto ai sindaci dei dieci comuni ed ai membri del Consiglio di Amministrazione, tenuto dalla dott.ssa Sara Ferrari di CSV Lombardia SUD.

E’ stata l’occasione per CSV Lombardia di illustrare ed approfondire la nuova normativa sul Terzo Settore e le nuove forme di collaborazione tra Enti Pubblici e privato sociale.

In vista dei tavoli di co-programmazione che si terranno nelle prossime settimane nel territorio viadanese e che sottendono alla stesura del Piano di Zona 2021-2023 dell’Ambito Oglio Po, in particolare ci si è concentrati sui nuovi strumenti che gli amministratori locali hanno deciso di attivare sui dieci comuni per far emergere con maggior profondità e attenzione i bisogni e le necessità che ogni territorio riconosce come propri.

La co-programmazione è un percorso d’ascolto e di partecipazione innovativo e ancora poco conosciuto in questi Comuni tuttavia il territorio ha dimostrato un grado di maturità e desiderio di coinvolgimento significativo e per nulla scontato.

Ad Asc Oglio Po sono pervenute 68 domande da parte di Enti del Terzo Settore, ma anche gruppi informali e persone fisiche qualificate che svolgono un ruolo attivo nei dieci comuni consorziati, senza contare tutti quei soggetti che entrano di diritto ai tavoli (ASST, sindacati, CSV ecc). Domande nettamente superiori alle aspettative sia per eterogeneità/presenza sui 4 micro-territori individuati, sia per stimoli e bisogni emersi.

Domande pervenute suddivise per i micro-territori:

 

Da una prima lettura dell’indagine preliminare allegata alla domanda di partecipazione da parte dei candidati, emergono tanti bisogni noti (trasporto sociale, potenziamento dei servizi per anziani e disabili e maggior integrazione socio-sanitaria), ma anche tanta attenzione ai giovani ed al sostegno delle capacità genitoriali.

Inoltre esplode il bisogno di comunità e richiesta di sostegno alle tante sfumature di solitudine e fragilità ancora poco note ai servizi assistenziali. Particolarmente gratificante ed utile per l’ASC è che questi spunti e riflessioni sono emersi da rappresentanti di associazioni ed enti del terzo settore capaci di uscire dal proprio “ruolo” istituzionale per dar voce anche ai bisogni percepiti come cittadini e componenti di un nucleo famigliare. Un salto di qualità notevole che permetterà ai tavoli di lavoro di avere un ricco bagaglio di informazioni su cui lavorare per definire le future strategie da mettere in campo in ambito sociale da parte dell’Azienda. Il calendario dei tavoli di co-programmazione, ancora in fase di aggiornamento, è così organizzato:

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