Salute

Punto Nascite Oglio Po, ultima chance
il 2 dicembre al Consiglio di Stato

Tra i motivi portanti del ricorso l'eccesso di potere per travisamento dei fatti, erroneità dei presupposti e difetto di istruttoria, in quanto si afferma da parte di Regione e Ministero che "la distanza media tra i comuni dell'Oglio Po e gli ospedali di Mantova o Cremona è di 12-25 minuti".

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale – Sezione III – ha fissato udienza pubblica di merito per il giorno 2 dicembre 2021, alle ore 9 a Roma per discutere del ricorso n.296/2020. Si tratta del ricorso contro la chiusura del Punto Nascite dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano.

“Il ricorso al Consiglio di Stato – spiega il sindaco di Casalmaggiore, capofila del ricorso stesso, Filippo Bongiovanni – è stato depositato dai 20 Comuni impugnanti, ossia Casalmaggiore, Viadana, Bozzolo, Gussola, Sabbioneta, Martignana di Po, Commessaggio, San Martino dell’Argine, Pomponesco, Torricella del Pizzo, Casteldidone, Rivarolo del Re, Spineda, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago, Piadena Drizzona, Gazzuolo, Dosolo e Rivarolo Mantovano, difesi dall’Avvocato Gabriele Pafundi di Roma, che già affiancava il compianto avv. Antonino Rizzo, per l’annullamento della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, Sezione di Brescia, in data 14 maggio 2019, non notificata, con la quale è stato respinto il ricorso volto ad ottenere l’annullamento della deliberazione della G.R. della Lombardia in data 28 giugno 2018 n. XI/267, pubblicata sul BURL in data 24 luglio 2018 di approvazione del “Documento tecnico per la riorganizzazione della rete di offerta per l’assistenza alle donne e ai neonati in Lombardia”, nella parte in cui dispone la cessazione dell’attività del punto nascita dell’ospedale Oglio Po, facente capo alla ASST di Cremona entro il 31 dicembre 2018; nonché dei pareri del CPNn del 21 novembre 2016 e del 16 ottobre 2017 e di tutti gli altri atti preordinati, conseguenti e comunque connessi.

Tra i motivi portanti del ricorso l’eccesso di potere per travisamento dei fatti, erroneità dei presupposti e difetto di istruttoria, in quanto si afferma da parte di Regione e Ministero che “la distanza media tra i comuni dell’Oglio Po e gli ospedali di Mantova o Cremona è di 12-25 minuti”, mentre in realtà da Viadana o Casalmaggiore che sono i Comuni più popolosi e con più nascite, in realtà servono almeno 45-50 minuti di tempo per giungere in ospedali. Motivazione che il TAR di Brescia non ha ritenuto rilevante.

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