1951, 70 anni fa la piena: da Zibello il
racconto (e le foto) di Fausto Mistura
Si fa festa in questi giorni, tra il Cremonese e il Parmense, ma il ricordo non deve morire e la memoria deve essere viva nel presente. Ecco di seguito, per esteso, il diario lasciato da Fausto Mistura.

Le terre del fiume, tra il Parmense e il Cremonese, profumano in questi giorni di dolce e di salato. A Cremona la Festa del Torrone, a Polesine Parmense il November Porc. L’appetito vien mangiando, recita un vecchio e famoso adagio popolare e, sulle due rive del Grande fiume, almeno per ora, non si soffrirà certamente la fame (per fortuna). La fame, e non solo, la soffrivano invece, proprio settant’anni fa, e proprio di questi giorni, i nostri “padri” impegnati a fronteggiare la furia delle acque: quelle che diedero vita alla grande piena del Po del 1951, superata solo, in tempi più recenti, da quella del 2000. Quest’ultima, lo scorso anno, è finita, nel suo ventennale, nel dimenticatoio di molti.
Non deve andare incontro alla stessa sorte quella del 1951 quando, tanto in Lombardia quanto in Emilia, migliaia di persone furono sfollate ed il Po portò distruzione, morte e desolazione. Molti degli uomini e delle donne di allora portavano ancora addosso le cicatrici (in tutti i sensi), i dolori ed i lutti del secondo conflitto bellico terminato solo pochi anni prima. Ma nonostante questo, ancora una volta, con la tenacia, il coraggio e la forza tipica della gente sanguigna del Po si portarono sugli argini per fronteggiare la grande piena, instaurando come sempre quell’inscindibile rapporto tra l’uomo e il fiume che solo chi vive in queste terre conosce e sa vivere. Di quanto accaduto settant’anni fa sono rimasti tantissimi ricordi, oggi pagine di storia: immagini, pubblicazioni, diari, memorie.
Un giacimento di storia che non può e non deve andare perduto e che deve essere messo a disposizione di tutti, non solo per ricordare ma per conoscere e tener viva quella storia che è la nostra. Gaetano Mistura, sindaco di Zibello per tre legislature, da sempre appassionato, cultore e ricercatore di storia locale, ha deciso di mettere a disposizione di tutti le pagine del diario lasciato da suo padre, Fausto Mistura.
Si intitola “1951- La Grande alluvione, ovvero quello che a memoria d’uomo non si era mai visto”. Si fa festa in questi giorni, tra il Cremonese e il Parmense, ma il ricordo non deve morire e la memoria deve essere viva nel presente. Ecco di seguito, per esteso, il diario lasciato da Fausto Mistura. Ve lo lasciamo in formato pdf, mentre abbiamo estrapolato le immagini che vi lasciamo qui.
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Paolo Panni, Eremita del Po