scuola

Educare alle differenze, giovedì
in Auditorium giornata conclusiva

La giornata conclusiva - a livello provinciale - è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presso il Romani alla presenza della dirigente Daniela Romoli e del professor Stefano Prandini e della professoressa Mariagrazia Arigò, referenti del progetto IIS Romani

Si terrà domani, giovedi 18, presso l’auditorium Santa Croce l’evento finale del progetto di rete Educare alle differenze nell’ottica del contrasto ad ogni forma di estremismo violento di cui l’Istituto Romani è capofila per la provincia di Cremona.

La giornata conclusiva – a livello provinciale – è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presso il Romani alla presenza della dirigente Daniela Romoli e del professor Stefano Prandini e della professoressa Mariagrazia Arigò, referenti del progetto IIS Romani.

Il progetto triennale, iniziato nel 2019 ha visto la realizzazione di percorsi di formazione e didattici realizzati dai componenti della rete: scuole della provincia di Cremona (istituti comprensivi e superiori, Romani, Castelverde, Crema 2, Cremona 5, Marconi, Dedalo, Diotti, Rivolta d’Adda, Sospiro, Ghisleri, Beltrami, Anguissola, Galilei Crema, Stanga, Manin, Liceo Aselli), amministrazioni comunali di Casalmaggiore, Cremona e Crema e Amministrazione provinciale, le associazioni Amici di Emmaus e Caritas e l’ufficio scolastico provinciale.

Questo progetto formativo ha rappresentato un’importante occasione per lo sviluppo professionale dell’intera comunità docente e una opportunità formativa per tutte le studentesse e gli studenti valorizzando le cosiddette competenze per la vita; si è voluta realizzare una comunità di pratica didattica per un insegnamento sempre più inclusivo di tutte le dimensioni della cittadinanza: la non violenza e la pace, la non discriminazione e l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità e l’uguaglianza tra le persone, il rispetto dei diritti civili e umani e la lotta ad ogni estremismo e violenza.

L’educazione alle differenze rappresenta nella scuola quell’approccio formativo interdisciplinare, volto a formare giovani cittadini che riconoscano, valorizzino e rispettino le differenze di genere, religiose, politiche, etniche e culturali, sviluppando una consapevolezza critica rispetto ai modelli proposti dalla società contemporanea.

Risulta strategico, per educare gli studenti alla cittadinanza attiva, investire su una formazione che sia all’altezza della prevenzione di ogni forma di comportamenti violenti, originati da varie manifestazioni di estremismo e che consenta anche alle scuole di avere gli strumenti per individuare situazioni problematiche che potrebbero sfociare in azioni violente. Educare alla differenza è dunque uno dei presupposti per potenziare l’aspetto preventivo, al fine di evitare che la differenza generi dinamiche di rifiuto, di non riconoscimento, di prevaricazione, di prepotenza o di radicalizzazione.

L’educazione alle differenze nell’ottica del contrasto a ogni forma di estremismo violento coinvolge, in una prospettiva categoriale comprensiva, anche tutti i percorsi di intercultura, di dialogo religioso, di educazione alle questioni di genere, di lotta ai pregiudizi, alle diverse forme di razzismo e al bullismo.

Le fasi del progetto sono state caratterizzate da tre momenti fondamentali:

  • la formazione per dirigenti e docenti tenutasi nei mesi di settembre e ottobre 2019;
  • la formazione docenti e studenti che si è realizzata nel 2020 a distanza, seguita da un lavoro di approfondimento con i ragazzi che ha portato all’elaborazione di unità di apprendimento da parte degli istituti scolastici cremonesi aderenti alla rete (le UDA sono pubblicate sul sito dell’Istituto Romani);
  • la terza fase del progetto, svoltasi in questo anno scolastico dal mese di settembre, ha visto la costituzione di un tavolo tecnico composto dai referenti degli istituti e degli enti che hanno sottoscritto la rete e la stesura di un protocollo condiviso volto a valorizzare il lavoro congiunto di Istituzioni scolastiche, amministrazioni locali e altri enti per la realizzazione di obiettivi legati all’Educazione alle differenze nell’ottica del contrasto a ogni forma di estremismo violento:

E’ stato infine realizzato un questionario rivolto agli alunni per rilevare il clima scolastico e la percezione da parte degli studenti delle classi terminali di episodi di violenza e di razzismo. Circa 800 ragazzi hanno risposto.

“Questo progetto – ha spiegato Stefano Prandini – è partito nel 2018 grazie a Regione Lombardia che lo aveva esteso a 5 province. Poi sono state coinvolte anche le altre e siamo entrati anche noi. Il progetto con capofila il Romani e la partecipazione di scuole, amministrazioni e associazioni della provincia di Cremona, parte dall’idea della costruzione di una rete a livello scolastico che comprende anche istituzioni e associazioni. Ma parte anche dal concetto che educare alla differenza possa contrastare l’estremismo violento. Estremismo di tipo religioso, politico e altre forme, come anche il tifo nello sport. Siamo riusciti a lavorare anche nel periodo in cui le scuole erano chiuse, trovando il modo di far lavorare i ragazzi. Ogni scuola ha lavorato in maniera diversa ma tutto ciò che è emerso è interessante”.

Giovedi 18 novembre, in occasione del convegno provinciale conclusivo del progetto, saranno presentate le unità di apprendimento realizzate da docenti e alunni degli Istituti casalaschi, cremonesi e cremaschi e gli esiti del monitoraggio. Interverranno Mauro Ferrari, sociologo e professore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia sul Valore della contaminazione e Omar Bellicini, giornalista, sul Dialogo come antidoto all’intolleranza.

Alle ore 12.15 seguirà presso l’IIS ROMANI l’inaugurazione della mostra sintesi del progetto che resterà aperta fino al 31 gennaio 2022. Le classi coinvolte del Polo scolastico Romani nella realizzazione delle unità di apprendimento sono state 3^A Liceo delle scienze applicate (a.s.20-21) e 4^ A classico (a.s.20-21).

N.C.

Protocollo tavolo tecnico del. 05-11-2021

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