Cronaca

Mantova, l'anteprima su
Learco Guerra è un successo

"Tutto partì da un messaggio di Paola Guerra ed oggi siamo qui a celebrare il grande campione" parole e musica del regista Jacopo Pietrucci

Commozione ed applausi per il racconto della vita di Learco Guerra firmata dal regista Jacopo Pietrucci che con i suoi collaboratori ha portato a termine un lavoro durato tre anni. Il documentario è introdotto da un cappello di Grana Padano che è sponsor del progetto insieme al Compatrocinio di Gazzetta dello Sport ed il Comune di Mantova. La serata è introdotta dal Direttore di Produzione, Mario Cavina e poi si passa al documentario che scorre via velocemente, nonostante la durata di circa un’ora grazie al ritmo del racconto ed all’altenarsi di grandi nomi del ciclismo e del giornalismo per un ritratto a tuttotondo che rivela lo spessore umano e sportivo di uno dei pionieri della bicicletta. Particolarmente commossi e commoventi sono stati gli interventi dei nipoti Carlo e Learco. Dopo pochi minuti di proiezione appare evidente quanto si sia scavato in profondità nei tre anni di lavoro, ovvero, quando si sente la voce del decano del giornalista sportivo italiano, il compianto Gianni Brera che partecipa con aneddoti ritrovati su un nasto vecchio di quasi mezzo secolo e la toccante lettera firmata da Alfredo Binda che ha commosso e colpito i presenti. Quando lo schermo è diventato nero è partito un lungo e convinto applauso  sinonimo del gradimento ottenuto. Pietrucci, dopo gli applausi ed il premio ottenuto a Milano per il docufilm sul Rugby Viadana firma, insieme all’autore commessaggese Alessandro Soragna con cui ne ha condiviso il soggetto, raccoglie anche questo successo.

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