Cronaca

La polemica dei No Green Pass:
"Bancomat, prelevi solo se vaccinato"

Il QR-Code che invece viene inserito sotto il cartello apposto non è quello del Green Pass, ma mira a confondere le idee, dato che da qualche tempo le banche forniscono un servizio che sfrutta proprio questa tecnologia, che però nulla ha a che vedere con il Covid, i vaccini o il certificato verde. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Con il 1° febbraio scattano diversi obblighi per quanto concerne la gestione del Super Green Pass e dunque dell’obbligo vaccinale per gli over 50. A Casalmaggiore, dalla tarda serata di lunedì, probabilmente dopo la chiusura delle varie banche, dunque attorno alle 17.30, sono stati apposti davanti ai vari bancomat di diversi istituti bancari, da parte di qualche anonimo, cartelli tutti uguali che polemizzano sulla decisione di imporre il Green Pass per poter avere una benché minima vita sociale.

Un’esagerazione, ovviamente, quella riportata dal cartello, ironica e polemica: “Servizio riservato ai detentori di Super Green Pass – si legge con l’invito a rivolgersi allo sportello -. Da domani (oggi per chi legge, ndr) senza la dose giornaliera di vaccino non potrai accedere ai soldi sul tuo conto”. Si tratta ovviamente di una goliardiata, che sottolinea però un certo malumore.

Fino al 31 gennaio l’ingresso in banca e negli uffici pubblici era infatti sempre concesso, anche senza la certificazione verde, comprendendo le aree al chiuso dove sono presenti i bancomat e gli altri sportelli automatici. Dal 1° febbraio servirà il Green Pass base (e non rafforzato, come recita erroneamente il cartello), che si ottiene anche col tampone, mentre sarà ovviamente possibile prelevare – senza alcun certificato richiesto – dai bancomat all’aperto.

Il QR-Code che invece viene inserito sotto il cartello apposto non è quello del Green Pass, ma mira a confondere le idee, dato che da qualche tempo le banche forniscono un servizio che sfrutta proprio questa tecnologia, che però nulla ha a che vedere con il Covid, i vaccini o il certificato verde. Attenzione, dunque. E, come sempre, occhio alla bufala!

G.G.

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