Piccinelli scrive alla Moratti: "No
esternazioni, meglio il dialogo"
"Ho ritenuto di non stare a guardare o limitarmi all’esternazione, ma che fosse più proficuo parlare all’Assessore. Le avevo già scritto una mail il 7 gennaio e ora ribadisco, in cartaceo, i motivi di preoccupazione. Ho riassunto tutto in tre punti che pubblicherò dopo la consegna, formulati nel modo più stringato per avere più possibilità di essere letta e, chissà, ottenere risposta"

Non c’è stato modo di incontrare il vice presidente della Regione Letizia Moratti viso a viso, per portare a conoscenza dell’assessore alla partita le carenze e le criticità dell’ospedale. Ma non se l’è presa Annamaria Piccinelli, che ha deciso – con la collaborazione dell’ufficio stampa di ASST Cremona – di far consegnare alla Moratti una lettera in cui spiega in maniera sintetica tutto quello che avrebbe voluto dirle a voce. “Domani – ci spiega Annamaria Piccinelli – consegnerò una lettera all’Assessore Moratti. Non è stato possibile accedere alla conferenza stampa presso l’ospedale Oglio Po per le restrizioni Covid, ma ringrazio l’Ufficio stampa dell’Asst nella persona della Dottoressa Mattioli che, come tutte le persone capaci e disponibili, ha trovano una soluzione percorribile. Consegnerò a lei la missiva per l’Assessore regionale, sicura di farlo a nome di tutti i cittadini casalaschi. Sono sempre mossa dalla ferma convinzione che ognuno debba fare tutto ciò che è in proprio potere e dunque, pur da semplice consigliere, ho ritenuto di non stare a guardare o limitarmi all’esternazione, ma che fosse più proficuo parlare all’Assessore. Le avevo già scritto una mail il 7 gennaio e ora ribadisco, in cartaceo, i motivi di preoccupazione. Ho riassunto tutto in tre punti che pubblicherò dopo la consegna, formulati nel modo più stringato per avere più possibilità di essere letta e, chissà, ottenere risposta“.
N.C.