Cronaca

"Suo figlio ha investito una persona,
porti i soldi": la truffa dell'avvocato

Per fortuna, in entrambi i casi, prima che il sedicente avvocato arrivi a ritirare i proventi di questa truffa, un giovane parente torna a casa e intervenendo al telefono, intima allo stesso di non passare per nessun motivo, perché avrebbe avvisato i carabinieri. Così è accaduto e per questo il truffatore, o forse i truffatori (più di uno), hanno desistito. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Due segnalazioni, sempre nel Casalasco, una a Torricella del Pizzo e una a Solarolo Monasterolo, frazione di Motta Baluffi. Potremmo ribattezzarla, come tanto piace fare a noi giornalisti “truffa dell’avvocato”. E i contorni sono quelli di un fatto di gravità inaudita anche se, almeno nei due casi segnalati, i due tentativi di truffa non sono andati a segno e anzi hanno fatto drizzare le antenne alle potenziali vittime, che hanno subito avvisato i carabinieri di quanto accaduto.

Cerchiamo di sintetizzare la vicenda: un uomo al telefono chiama il numero fisso di una casa, abitata da persone anziane, spiegando che la figlia o il figlio delle stesse si è reso protagonista di un incidente stradale, nel corso del quale avrebbe o ferito gravemente o addirittura ucciso un pedone o in ciclista, investendolo. Già di per sé si può immaginare lo spavento e il terrore provato dalla vittima del tentato raggiro.

Dopo di che il presunto avvocato, forse sfruttando lo stordimento momentaneo di chi sta dall’altro capo del telefono, incalza e chiede che, per ottenere la libertà provvisoria per il fantomatico colpevole dell’omicidio stradale, vengano raccolti più soldi possibili. Lo stesso sedicente avvocato promette di passare dall’abitazione per consegnare la somma poi a chi di dovere e ottenere così la libertà su cauzione. Una scena, quest’ultima, che si vede spesso in genere nei telefilm americani, dove però il sistema giuridico è decisamente diverso dal nostro e dove in effetti si parla di “libertà su cauzione”.

Questo basterebbe per smascherare la truffa, ma evidentemente la persona anziana dall’altro capo del filo, anche sotto choc, si dimostra accondiscendente e raccoglie comunque quello che trova in casa: 250 euro per la donna di Solarolo Monasterolo, una cifra non meglio precisato per quella di Torricella del Pizzo. Per fortuna, in entrambi i casi, prima che il sedicente avvocato arrivi a ritirare i proventi di questa truffa, un giovane parente torna a casa e intervenendo al telefono, intima allo stesso di non passare per nessun motivo, perché avrebbe avvisato i carabinieri. Così è accaduto e per questo il truffatore, o forse i truffatori (più di uno), hanno desistito.

G.G.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...