Un incontro speciale:
l'eremita e la cicogna nera
L’Italia, che per molti individui rappresenta solo un luogo di passaggio per raggiungere i quartieri di svernamento, vede negli ultimi anni una presenza sempre più consistente di individui svernanti
Nuovo, straordinario spettacolo in golena di Po dove, in questi giorni, tra primi soli primaverili e improvvise code d’inverno, è arrivata la rarissima cicogna nera. Un dono per le terre del Po, una nuova meraviglia della natura e del Creato. Quel Creato che tutti dovremmo imparare a custodire e tutelare, non solo con grandi ed utili progetti ma anche nelle nostre normali e semplici azioni quotidiane. Chi scrive queste righe, abituato a lunghe camminate sull’una e sull’altra sponda del fiume, ha avuto la fortuna di questo speciale incontro (il secondo in due anni) con la cicogna nera. Non sarà la località in cui è arrivata, non per una sorta di sciocca gelosia che non avrebbe senso di esistere per un motivo molto più semplice: per evitare che il volatile venga disturbato dai curiosi e possa restare il più possibile tranquillo. Dopo lo stormo di gru immortalato, nei giorni scorsi, all’ora del Vespro, l’incontro spettacolare, inatteso con questo magnifico esemplare adulto di cicogna nera. A confermare, ancora una volta, quanto possa essere meraviglioso conoscere il fiume, camminando in silenzio tra argini e golene, osservando ciò che ci circonda e cogliendo le sorprese che, spesso e volentieri, la natura è in grado di fare. Per quanto riguarda le notizie sulla cicogna nera giusto affidarsi, ancora una volta, al sito uccellidaproteggere.it in cui si legge che si tratta di un uccello dalle dimensioni notevoli: solo leggermente più piccola della “cugina” Cicogna bianca, può raggiungere i 3 kg di peso, per una lunghezza di poco inferiore al m e un’apertura alare in grado di raggiungere anche i 200 cm. Risaltano le lunghissime zampe rosse, e rosso anche è il becco, e il contorno degli occhi. Nero è invece il piumaggio, contrastato da sfumature più chiare sul ventre, dove spiccano alcune piume biancastre. Rarissima in tutta Europa, la Cicogna nera è ancor più rara in Italia, dove nidifica stabilmente solo da poco più di 15 anni. Pochissime, peraltro, le coppie censite, principalmente concentrate in Piemonte, mentre più di recente sono state accertate nidificazioni anche più a sud, tra Lazio, Basilicata e Calabria. Specie prevalentemente forestale, la Cicogna nera predilige boschi maturi e poco disturbati, con ampia presenza di corsi d’acqua, stagni, paludi, praterie umide. Una specie dalle esigenze ecologiche particolarmente complesse, dunque, che necessità di grandi alberi – e occasionalmente pareti rocciose – per nidificare, e allo stesso tempo di vasti ambienti umidi in cui procacciarsi il cibo, costituito prevalentemente da pesci, anfibi e rettili. A parte il modestissimo contingente italiano, la specie è presente – con una distribuzione comunque limitata – nell’Europa occidentale, e segnatamente nelle porzioni centrali e orientali della regione iberica, che ospitano le popolazioni più importanti. In Europa centro-orientale la Cicogna nera si comporta come migratore, mentre le popolazioni spagnole denotano un comportamento più sedentario. L’Italia, che per molti individui rappresenta solo un luogo di passaggio per raggiungere i quartieri di svernamento, vede negli ultimi anni una presenza sempre più consistente di individui svernanti”.
Paolo Panni, Eremita del Po