Politica

Trenord, discussioni Regione:
"Per pendolari notizie non buone"

“Servono - interviene Fiasconaro - degli interventi tempestivi e mirati, soprattutto alla luce degli importanti investimenti per il raddoppio dei binari della linea Mantova-Cremona-Milano: più di 500 milioni che provengono in parte dal PNRR, a sua volta ottenuto grazie al grande lavoro dell’ex Presidente Giuseppe Conte”.

“Quest’oggi, a seguito dell’interrogazione rivolta all’assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi in merito alle carenze del servizio offerto da Trenord, con particolare riferimento alla linea Mantova-Cremona-Milano, questi ha risposto dichiarandosi non soddisfatta delle performance della linea Mantova-Cremona-Milano. In tal senso sorge spontanea una domanda: se persino l’assessore non è soddisfatta, come possono esserlo i pendolari che quotidianamente si ritrovano a dover fare i conti con cancellazioni, ritardi e problemi vari sulla linea?”. Così Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale ha poi aggiunnto: “Cos’ come è stato ben ribadito dal collega Andrea Fiasconaro durante la seduta in Consiglio, Regione e Trenord devono passare dalle parole ai fatti perché di proclami ne abbiamo già sentiti a migliaia in questi anni”.

“Servono – interviene Fiasconaro – degli interventi tempestivi e mirati, soprattutto alla luce degli importanti investimenti per il raddoppio dei binari della linea Mantova-Cremona-Milano: più di 500 milioni che provengono in parte dal PNRR, a sua volta ottenuto grazie al grande lavoro dell’ex Presidente Giuseppe Conte”.

Durante la discussione in consiglio si è parlato anche di nuovi treni. “Un paradosso – sottolineano i consiglieri M5S – se consideriamo che i nuovi treni in arrivo verranno destinati solo alla tratta intermedia. Lasciando, invece, che quelli ormai usurati e vecchi continuino a percorrere quella più lunga e più frequentata che va da Mantova a Milano”.

Concludono Fiasconaro e Degli Angeli: “È dunque importante che l’Assessore Terzi si interessi alla questione, e mi auguro anche risponda presto alla richiesta fatta pochi giorni fa da tutto il consiglio provinciale di Mantova (la cui maggioranza è di centro Destra, come la sua stessa area politica) circa la possibilità di fissare un incontro per trattare i problemi specifici della linea. La dimostrazione plastica di come questo problema sia sentito da tutti e non sia, al contrario, un pretesto per inutili bagarre politiche”.

“In attesa che venga realizzato il doppio binario – denuncia invece la consigliera regionale del PD Antonella Forattini – sulla Mantova-Milano deve essere garantito un servizio accettabile, ma purtroppo flotta ferroviaria è ancora inadeguata. E’ questo ciò che emerge dalle risposte date, oggi, in Consiglio Regionale dall’Assessore ai Trasporti Terzi su Trenord e la situazione, in particolare, del collegamento tra la nostra città e il capoluogo di regione su cui uno dei problemi principali è sicuramente l’obsolescenza delle vetture che causa, quasi quotidianamente, ritardi, guasti e cancellazioni con incredibili disagi per i pendolari.

Da quanto detto durante il question time dall’assessore Terzi appare chiaro, quindi, che la  situazione non migliorerà nel breve periodo e che, nelle intenzioni di Trenord, non c’è un investimento adeguato per ammodernare il parco treni dedicato alla linea Mantova-Milano. Visto che i nuovi Donizetti verranno impiegati solo sulla linea intermedia Mantova-Cremona, abbiamo chiesto quantomeno di valutare la sostituzione dei Vivalto, con mezzi della stessa tipologia ma più attuali.

Intanto la Regione ancora si rifiuta di convocare un tavolo con i comitati dei pendolari e procede sulla strada del rinnovo del contratto a Trenord, senza discussione e senza imporre standard qualitativi accettabili. Nel frattempo, anche la Provincia di Mantova si è mobilitata e ha approvato una mozione all’unanimità con cui chiede a Trenord e all’Assessore regionale Terzi una soluzione ai disagi che praticamente ogni giorno vivono i pendolari”.

Sempre sul tema trasporti, il Consiglio Regionale della Lombardia ha bocciato la mozione presentata dal Consigliere regionale Simone Verni (M5S): “Miglioramenti alla flessibilità del trasporto pubblico locale a sostegno e in linea con lo smart working”. Simone Verni (M5S): «La pandemia ha stravolto il Mondo, il modo di lavorare e di conseguenza il trasporto pubblico. I dati presentati dal Politecnico di Milano dicono che lo smart working riguarderà circa il 70% dei lavoratori italiani, anche post-pandemia. La stessa Trenord lamenta un calo di passeggeri e la necessità di proposte attraverso le quali tornare ad attrarre viaggiatori. Unendo questi presupposti abbiamo proposto al Consiglio di Regione Lombardia di impegnare la Giunta ad avviare una riflessione con Trenord e tutti gli stakeholder interessati, in merito alla possibilità di introdurre tariffe agevolate anche per chi si reca a lavoro solamente due o tre giorni a settimana. Pendolari per i quali diventa insostenibile il costo di un abbonamento mensile, ma che rimetterebbero volentieri l’auto in garage qualora potessero usufruire di offerte simili a quelle già introdotte da Trenitalia, Italo e Autoguidovie, per fare un esempio.

Queste aziende hanno ampliato la propria offerta con carnet dedicati agli smart worker, la cui convenienza è tale da consentire risparmi di circa il 30% per i pendolari. Purtroppo, l’Assessore Terzi ha manifestato in Aula tutta la chiusura della Giunta di fronte a questo tentativo di innovazione. Di fronte a una proposta che, mettendo da parte ogni polemica (che fine ha fatto, ad esempio, l’integrazione tariffaria prevista per legge da 10 anni?), intendeva semplicemente introdurre un nuovo abbonamento per un nuovo mondo. Il mondo è cambiato e sta cambiando, l’unica azienda a non capirlo pare essere Trenord, per questo abbiamo chiesto alla Giunta di intervenire, al fine di trovare nuove modalità di abbonamento che vengano incontro alle mutate esigenze dei viaggiatori. Purtroppo, quando si tratta delle esigenze dei pendolari, Regione Lombardia alza un muro di arroganza invalicabile, anche quando basterebbe poco per migliorare le condizioni di chi, ogni giorno, lavora per rendere grande la nostra regione, oltre a doversi confrontare con le carenze del servizio di trasporto pubblico regionale».

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